Il professor Antonio Lauto racconta delle belle emozioni dei primi anni in Australia, un paese che ancora ama, anche se oggi trovare una spiaggia vuota a Sydney è molto più difficile.
"Mi ricordo esattamente il momento in cui sono uscito dall'aeroporto al mio arrivo in Australia", racconta a SBS Italian Antonio Lauto, oggi professore alla University of Western Sydney nel Dipartimento di Fisica Biomedica, Ingegneria Biomedica e Biofotonica.
Gli animali esotici che l'hanno accolto - pappagalli e cacatua - ed il cielo blu gli hanno subito regalato belle emozioni. "È stato proprio un colpo di fulmine dall'inizio", sorride Lauto.
Anche del periodo legato al suo master di ricerca alla Macquarie University il professor Lauto ha ricordi molto belli, nonostante qualche difficoltà economica, con una borsa di studio insufficiente a coprire tutte le spese down under.
Di quei tempi Lauto ricorda anche i grandi spazi e le belle spiagge, spesso vuote. Ora, con l'aumento della popolazione, "i servizi non sono più quelli di prima, si fanno code, c'è traffico".
Il boom edilizio, secondo me anche speculativo, ha cambiato la faccia delle città australiane e delle periferie. Senza parlare dei prezzi esorbitanti.
Tra i cambiamenti positivi, il professor Lauto cita il minor senso di isolamento che si ha ora in Australia, anche grazie alla visibilità conquistata dopo le Olimpiadi del 2000.
Ascolta la seconda parte del racconto di Antonio Lauto
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