L'organizzazione dell'evento si è rivelata più difficile del previsto, con molti giocatori costretti alla quarantena. Ma Andrews ribadisce: "Le regole valgono per tutti".
Mentre il Gran Premio d'Australia di Formula 1 è stato rinviato a novembre, l'Australian Open rimane in calendario dall'8 al 21 febbraio. Nelle scorse ore, però, decine di giocatori e di membri dello staff dei tennisti sono stati confinati in hotel per una quarantena di 14 giorni, dopo che cinque casi positivi al COVID-19 sono stati registrati a bordo dei loro voli diretti in Australia.
Molti protagonisti del primo Slam stagionale hanno espresso la loro frustrazione tramite social media per le regole che l'Australia impone in casi come questo. Ma Daniel Andrews, Premier del Victoria, ha confermato che i tennisti dovranno sottostare alle medesime procedure applicate a tutti in questi casi.
Il virus non vi tratta in modo diverso dagli altri, e non lo faremo nemmeno noi.
Questo ha dichiarato Daniel Andrews, sostenuto in questo anche dal ministro federale della sanità Greg Hunt.
SBS Italian ha fatto il punto della situazione con Paul Scutti, esperto di politica australiana, che ha raccontato come il torneo ora sarà probabilmente "in parte falsato, con una parte dei giocatori che non può allenarsi e una parte che può continuare a farlo", ipotizzando che numeri del genere fossero inattesi da parte delle autorità del Victoria.
Continuano anche le pressioni sul Victoria per allentare le restrizioni sui confini con il NSW, alle quali il premier Andrews ha risposto oggi annunciando il passaggio (seguendo il sistema "a semaforo" in vigore nello Stato) da zona rossa a zona arancione per Wollongong, Central Coast, Blue Mountains e Greater Sydney, con l'eccezione di una serie di aree che rimangono rosse.
A livello federale, il governo è invece preoccupato per alcune notizie provenienti dalla Norvegia, dove il vaccino Pfizer sembra aver prodotto effetti collaterali indesiderati in alcuni ospiti di case di riposo.
Al momento non si sa con certezza se vi sia un rapporto causale con il vaccino, ma Canberra ha chiesto maggiori notizie sull'accaduto. Il vaccino Pfizer sarà infatti il primo ad essere utilizzato in Australia, proprio, tra gli altri, su personale e ospiti di case di riposo.
Ascolta l'intervento completo di paul Scutti:
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