A partire dallo scorso 19 gennaio, il governo federale ha allentato alcune delle restrizioni imposte ai diritti lavorativi dei titolari di un visto studentesco o un visto vacanza-lavoro. Ne abbiamo parlato con l'agente di immigrazione Emanuela Canini.
Con il dilagare della variante Omicron, la sfida principale che l’economia australiana si è trovata ad affrontare è stata quella della carenza cronica di lavoratori.
Punti chiave
- A causa della pandemia, l’economia australiana si trova ad affrontare una carenza cronica di lavoratori
- Il governo ha deciso di allentare alcune delle restrizioni per i detentori di visti studenti e vacanza-lavoro (working holiday)
- Gli studenti potranno lavorare 40 ore settimanali, mentre chi ha un visto vacanza-lavoro potrà lavorare per lo stesso datore per un periodo superiore ai sei mesi
Il governo australiano è corso ai ripari ed ha cercato di ovviare alla mancanza di forza lavoro allentando alcune delle restrizioni che hanno da sempre caratterizzato i visti studenti e quelli vacanza-lavoro.
Per gli studenti sarà infatti possibile, almeno fino alla fine di aprile, lavorare 40 ore alla settimana invece che le 20 previste in precedenza. Il governo rivaluterà poi le condizioni del mercato del lavoro e deciderà se prolungare questa condizione o meno.
Coloro in possesso di un visto vacanza lavoro potranno invece lavorare per lo stesso datore di lavoro per un periodo superiore ai sei mesi. Questa eccezione rimane in vigore almeno fino al prossimo 31 dicembre.
Inoltre il governo ha introdotto un rimborso, che vale solo temporaneamente, per le tasse di richiesta di questi visti.
"Il governo cerca di giocare la carta dell'offerta speciale", dichiara l'agente di immigrazione Emanuela Canini al microfono di SBS Italian.
Tuttavia si tratta di un incentivo minimo, che forse non sarà sufficiente a compensare il persistente "senso di insicurezza" che ha introdotto la pandemia.
"Nessuno vuole rischiare di rimanere bloccato in un Paese lontano, o avere problemi di salute magari seri lontano da casa", osserva Canini.
Potete riascoltare l'appuntamento con l’agente di immigrazione Emanuela Canini qui:
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