Dai nostri archivi, un'intervista a Mirkoeilcane.
Il brano segna il ritorno sulla scena dell’artista romano, già vincitore del Premio della Critica ‘Mia Martini’ per la sezione Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2018 e del Premio ‘Sergio Bardotti’ per il miglior testo in gara con Stiamo tutti bene, che, nello stesso anno, si è aggiudicato anche la Targa Tenco per la Miglior Canzone.
“Questa nuova canzone è un po’ particolare. Un maschietto che racconta le vicissitudini di una donna è un po’ strano, ma ho voluto mettermi nei panni di una persona molto diversa da me" racconta Mirkoeilcane, al secolo Mirko Mancini, a SBS iTALIAN.
"È il preambolo a tante altre cose che accadranno dopo tanto silenzio, dovuto un po’ a me, un po’ alla pandemia".
"Tutto ciò porterà ad un album fatto alla vecchia maniera: una persona che scrive canzoni, le mette insieme e fa un album, un’usanza che sta scomparendo ma che a noi cantautori piace ancora. Sarà un album un po’ più leggero proprio perché il periodo che abbiamo vissuto lo è stato molto poco”.
"Sento il bisogno di ripartire dai locali, guardando in faccia le persone"
“Dopo aver ottenuto buonissimi risultati che mi hanno sicuramente portato molte soddisfazioni, sento la necessità di ripartire dal piccolo, suonando anche nei locali, guardando in faccia le persone".
"È bello partecipare a grandi manifestazioni, ma in fondo la dimensione del cantautore è un’altra ed è giusto tornarci. Niente paga come un bambino che da sotto al palco ti guarda con gli occhi sgranati mentre suoni la chitarra”.
“È vero, forse oggi i cantautori non vanno molto di moda. Io posso anche ascoltare altri generi che vanno oggi ma ne riconosco i limiti, o quantomeno ne riconosco gli artefatti: spesso sono un prodotto costruito a tavolino".
"Non ci sento la forza della realtà, anche in una singola frase. Non so, la prima che mi viene in mente è: “Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”.
"Per me solo questa frase vale gli ultimi 10 anni di musica in radio, perché nella testa di chi l’ascolta partono due milioni di riferimenti alla propria vita".
"Nei concetti delle canzoni di oggi ci sono pochi collegamenti di questo tipo. Le cose non si fanno solo per soldi. Esistiamo anche noi cantautori che continuiamo per la nostra strada. Se un giorno qualcuno verrà a riscoprire tutto quello che abbiamo fatto sarà contento di trovare una discografia silenziosa e florida”.
Riascolta qui l'intervista a Mirkoeilcane:
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