Cinque mesi dopo essere stato avvelenato, il principale oppositore di Vladimir Putin ha deciso di tornare in Russia. Dove è stato subito arrestato.
Alexei Navalny, l'oppositore più importante e determinato del presidente russo Vladimir Putin, è stato arrestato domenica all'aeroporto di Mosca.
Il dissidente rientrava nel Paese dopo aver trascorso i cinque mesi precedenti in Germania.
Navalny era stato trasportato d'urgenza a Berlino il 22 agosto scorso dopo essere stato vittima di un presunto avvelenamento con l'agente nervino novichok.
Punti chiave:
- Alexei Navalny, considerato il principale oppositore di Putin, ad agosto scorso era stato avvelenato con un agente nervino
- Dopo cinque mesi trascorsi in Germania, il dissidente russo è stato arrestato al momento del suo rientro a Mosca
- Le autorità russe lo hanno condannato a 30 giorni di carcere, ma l’avvocato russo rischia pene ben più severe
“È il giorno più bello degli ultimi 5 mesi”
Dopo aver recuperato una condizione fisica accettabile, Navalny aveva deciso di lasciare la Germania per tornare in Russia.
Al momento di salire sul volo per Mosca, il dissidente aveva affermato che quello di domenica era il giorno più bello degli ultimi 5 mesi e aveva aggiunto di essere "assolutamente felice" di rientrare in Patria.
Il fatto che alcuni suoi sostenitori fossero stati fermati dalla polizia all’aeroporto di Vnukovo mentre aspettavano l’arrivo del volo da Berlino, rappresentava la conferma dei rischi ai quali andava incontro il dissidente russo.
Cosa rischia adesso Navalny?
La settimana scorsa, le autorità russe avevano emesso nei suoi confronti un mandato d’arresto con l'accusa di aver violato i termini della sospensione condizionale della pena in relazione ad una condanna del 2014 per appropriazione indebita.
Nel discorso di fine anno, Vladimir Putin aveva anche dichiarato che il Cremlino non era responsabile del suo avvelenamento affermando che “se Mosca avesse voluto davvero avvelenarlo, Navalny non sarebbe certo sopravvissuto”.
Perché allora l'oppositore di Putin ha deciso di tornare a Mosca? Cosa rischia dunque adesso? E come è stato accolto il suo arresto dall'opinione pubblica russa? Lo abbiamo chiesto al giornalista Giuseppe D'Amato.
Riascolta qui l’intervento integrale di Giuseppe D’Amato:
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