La 75esima edizione ha preso il via il 17 maggio e vede una discreta presenza italiana, con Mario Martone in concorso con “Nostalgia” e Valeria Bruni Tedeschi che invece presenta “Les Amandiers”.
Il regista Thierry Fremaux, direttore creativo, ha inaugurato quella che ha definito “un’edizione della rinascita e del ritorno alla normalità” dopo gli anni della pandemia con un poster omaggio alla scena finale del film The Truman Show, l’iconico film degli anni ’90 con Jim Carrey .
Su uno sfondo di cielo, con il numero 75 al centro, Carrey sale su una scala, metafora che rappresenta "una celebrazione poetica della ricerca di espressione e libertà”.
Non solo film italiani in concorso ovviamente, anche se l’Italia si fa notare anche tra le pellicole in gara, infatti il romanzo vincitore del premio Strega 2017 “Le otto montagne” di Paolo Cognetti è stato presentato in un riadattamento cinematografico da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, inseriti in concorso all’ultimo momento.
Approda a Cannes, fuori concorso, anche Marco Bellocchio con la serie TV “Esterno Notte” - incentrata sul rapimento di Aldo Moro - mentre L'envol di Pietro Marcello realizza un nuovo film, che apre la Quinzaine des Réalisateurs, sezione parallela della selezione ufficiale del Festival di Cannes 2022.
Tocco italiano anche nella giuria della Croisette: Valeria Golino è presidente di giuria della sezione “Un Certain Regard” e Jasmine Trinca - che nel 2017 ha ricevuto per “Fortunata” un premio come migliore attrice proprio in quella sezione - quest'anno presenta “Marcel!”, un film fuori concorso che segna il suo debutto come regista.
Un’edizione della rinascita e il ritorno ad una festa in grande stile, come aveva annunciato il direttore artistico Thierry Fremaux, ma anche caratterizzata dalla vicina guerra. Il Festival di Cannes supporta apertamente l’Ucraina ma accoglie però anche gli artisti russi che hanno preso le distanze dalla propaganda russa.
Nell'eccezionale parterre d’invitati spiccano poi alcune guest star musicali, tra cui l’australiana Kylie Minogue.
Ascolta l’intervento integrale della giornalista e critica cinematografica Sandra Bordigoni: