L'alternanza di fenomeni meteorologici intensificati a periodi di siccità prolungata, dovuti al cambiamento climatico, distruggono le difese naturali di queste isole, mettendo a rischio l'ecosistema e la vita gli abitanti locali.
Enea, l'Agenzia Nazionale per le nuove tecnologia, l'energia e lo sviluppo sostenibile ci porta a conoscere un progetto di aiuti che opera nelle zone di Tonga e dell'arcipelago di Vanuatu, a cui lavora il biologo marino Andrea Peirano.
"Gli obiettivi che abbiamo per queste zone, che stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico, sono la gestione delle aree costiere e lo sviluppo di aree marine protette", racconta Peirano ai microfoni di Sbs Italian.
Gli ambienti più vulnerabili sono la barriera corallina, le piante marine e le mangrovie che, servirebbero a proteggere i litorali e le aree abitate, ma vengono distrutte dall' intensificarsi di uragani e innalzamento delle maree, danni provocati dai cambiamenti climatici.
"Stiamo lavorando alla realizzazione di una cartografia digitale per monitorare l'habitat marino costiero, attraverso l'interpretazione delle immagini satellitari e, in questo modo, aiutare nella quantificazione dei danni", racconta Andrea.
Conservare la biodiversità delle aree marine protette e mantenerle integre, in modo che possano rappresentare una fonte di turismo [e quindi di guadagno] per le popolazioni locali, sono solo alcuni degli obiettivi del progetto dei ricercatori.
Ascolta l'intervista:
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