Voglio andare a vivere in Australia - Rivoluzione in arrivo per il visto studentesco

Segnate la data: dal prossimo luglio, cambiano le regole per ottenere il visto studentesco. Ecco cosa si sa al momento.

Australia sign on a wood plank

Giro di vite sui visti studenteschi in arrivo. Source: morguefile

A partire dal prossimo 1 luglio, cambierà tutto per i visti studenteschi. In attesa del prossimo terremoto nel mondo dei visti, passiamo in rassegna quali sono le anticipazioni con l’agente di immigrazione Emanuela CaniniCome prima cosa – ci avverte Emanuela – spariranno le  subclasses, le categorie, che verranno unificate. Al momento ci sono sette sottoclassi di visti studio, più lo Student Guardian che interessa gli accompagnatori degli studenti minorenni e che verrà lasciato in vigore,

Tutte queste categorie verranno unite in una sottoclasse unica chiamata Student 500.

Lo scopo è quello di smaltire la burocrazia e semplificare, una meritevole iniziativa che però dovrà dimostrarsi effettiva dopo la riforma.

Rimangono interrogativi importanti: cosa deve fare uno studente che vuole cambiare corso, per esempio passare da un corso di inglese a un diploma professionale o viceversa?

Nel sistema attuale lo studente semplicemente cambia categoria di visto, con i nuovi cambiamenti non è ancora chiaro cosa si dovrà fare. Chi cambia dovrà richiedere un altro visto o potrà cambiare corso senza dover rifare la pratica, mantenendo lo stesso visto?

Il governo ha annunciato che la procedura verrà spiegata più avanti nei dettagli, al momento non ci sono anticipazioni.
“È un fatto alla luce del sole che per molte persone l’unico modo di lavorare, almeno inizialmente, è quello di ottenere un visto studio”.
Quello che è certo è che verranno aboliti i livelli di “assestment”, i tre livelli di valutazione che si applicano ad un visto studio.

Fino ad ora l’Italia era al livello uno, che richiedeva minore documentazione e minori spiegazioni per ottenere un visto di studio rispetto agli altri due livelli. Questo sistema verrà completamente abolito e tutte le pratiche verranno valutate allo stesso modo.

Come avverrà allora la valutazione? L’attenzione si sposterà sulle scuole stesse: verrà formata una graduatoria e in base a quanti studenti in quella scuola hanno avuto il visto rifiutato o cancellato verrà deciso il numero dei documenti da presentare.

In questo modo - ci ha spiegato Emanuela Canini - il dipartimento di immigrazione vorrebbe premiare le scuole considerate più serie e spingerle ad accettare solo gli studenti che vengono in Australia per approfondire la loro istruzione e non come espediente per rimanere.

Che questo visto venga utilizzato senza avere lo studio come obiettivo primario non riflette l’intento del programma, secondo il governo. Ed ecco che entra in scena il Genuine Temp Entrant o GTE, un’email che arriva dopo la richiesta del visto per capire i motivi della decisione di recarsi in Australia.

Le domande sono diverse, dal perché si è scelto di proseguire gli studi in Australia e non nel paese d’origine a cosa ci si attende per la carriera futura, fino alla dichiarazione dei fondi che si hanno per mantenersi e se ci sono incentivi per tornare nel paese d’origine.

A seconda delle risposte poi, il dipartimento di immigrazione deciderà se ritenersi soddisfatto o meno e approvare il visto. La decisione del governo di adottare il GTE (che già c’è, ma viene utilizzato in casi sospetti) in maniera capillare mostra come il dipartimento d’immigrazione sia intenzionato a dare un’ulteriore giro di vite a questi visti.

Il nuovo sistema entrerà in vigore dal 1 luglio e mancano ancora diversi elementi: quali saranno i requisiti unici da soddisfare? Sarà necessario dimostrare di avere un certo livello di inglese? Verrà controllata la situazione economica di tutti? Le risposte a queste domande arriveranno nelle prossime settimane, continuate a seguirci su www.sbs.com.au/italian.


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By Carlo Oreglia

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