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Luigi Spina ha 24 anni, un working holiday, un lavoro in un ristorante-pizzeria di Melbourne: quando è sbarcato circa tre mesi fa in Australia non poteva immaginare che di lì a poco si sarebbe trovato a dover compiere una scelta importante, che avrebbe potuto avere anche un esito fatale.
Luigi ha assistito ad un'aggressione, e nonostante sul suo profilo Facebook avesse scelto di pubblicare il motto “Fatti i ca..i tuoi che campi 100 anni”, ha agito ben diversamente quando si è trattato di scegliere se soccorrere o no una ragazza in difficoltà. Senza esitare è intervenuto, forte solo del suo allenamento da kickboxer. Non sapeva che l'aggressore era armato, e se ne è accorto solo quando il sangue ha cominciato a scorrergli sulle gambe.
Sua mamma, Angela D'Aversa, non è stupita: ospite nei nostri studi insieme al figlio, ora convalescente, ci racconta con semplicità che suo figlio ha agito in linea con l’educazione che ha ricevuto in famiglia. Anche se, ammette, da mamma avrebbe preferito che usasse forse un po’ più di cautela.

Luigi's post on Facebook Source: Facebook
Ecco il loro racconto.
Il giorno dell'incidente mamma Angela, che si trovava in Italia, ha ricevuto una chiamata che nessun genitore vorrebbe ricevere. Un caro amico del figlio l'ha chiamata da Melbourne, spiegandole con tatto che Luigi era in ospedale, e facendola comunicare col figlio con una videochiamata, poco prima che venisse portato in sala operatoria.
“La tecnologia aiuta nonostante le distanze ci siano... Però è stata un’emozione forte, immaginarlo solo, in quel momento in cui è successo l’incidente... è un po' dura come genitore”
Grazie ad una raccolta fondi online Angela è riuscita a raggiungere Luigi in Australia, per assisterlo durante la convalescenza. Luigi è ancora debole e ci racconta di aver perso 7 chili, Angela sta cercando di rimetterlo in sesto prima di fare ritorno in Italia. Suo figlio non ha intenzione di rinunciare all'avventura australiana, nonostante quanto è avvenuto, e Angela nonostante l'apprensione di queste settimane lo sostiene: "come mamma sono felice se mio figlio è felice", ci ha detto, ricordando che la situazione per i giovani in Italian non è semplice. Luigi per canto suo ha aggiunto (semi)scherzosamente che conta di far venire tutta la famiglia down under entro cinque anni. Insomma, tempo di rimettersi dalla disavventura e poi ritornerà a lavorare per ottenere una sponsorizzazione. In bocca al lupo Luigi!

Luigi shows to Carlo Oreglia the back of his T-shirt, which says "immortal" Source: SBS Italian
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