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Grazie alla sua esperienza passata non ha fatto fatica ad ottenere un lavoro anche in Australia, in un cocktail bar e ristorante a Sydney, che pur di non lasciarselo scappare, a pochi mesi dall'inizio dell sua esperienza lavorativa, gli ha proposto una sponsorizzazione.
Carim ha avuto accesso a questa possibilità anche grazie al fatto che, all'epoca, era in possesso del vecchio visto 457, o come lo ha definito lui stesso "la barca degli schiavi", un visto che in Australia ormai non esiste più, ma che dava l'accesso alla possibilità di fare richiesta della residenza permanente.
La sponsorizzazione è una strada lunga. Sono "due anni di sacrificio" come li ha definiti Carim che, nonostante ammetta di trovarsi molto bene nel suo posto di lavoro, dice essere comunque una situazione vincolante: "Non sei libero di intrapendere qualsiasi strada tu voglia in qualsiasi momento".
"I tuoi progetti rispecchiano sempre il numero del tuo visto. Ed è triste perchè sei una persona e gli oggetti sono liberi di viaggiare in tutto il mondo. Le persone no."
Come tante persone neppure Carim, che si trova down under con la sua compagna, canta vittoria fino all'ottenimento ufficiale della residenza permanente: "Un visto è solo un numero su un pezzo di carta" sottolinea Carim, ma è quello che effettivamente rispecchia la situazione di una persona in un paese che lo ospita. "I tuoi progetti rispecchiano sempre il numero del tuo visto. Ed è triste perchè sei una persona e gli oggetti sono liberi di viaggiare in tutto il mondo. Le persone no."
Dopo aver frequentato un corso universitario Carim aspira a lavorare nel campo della gestione delle risorse umane e per questo oggi, oltre a lavorare nella ristorazione, sta facendo anche un'esperienza lavorativa come volontario presso White Ribbon Australia, organizzazione che si occupa di violenza sulle donne.
"In Australia le opportunità ci sono" ammette Carim, ma la possibilità di restare e costruire una vita in Australia non deve diventare una questione di vita o di morte, come dice lui: "perchè se vali, non vali solo qui. Vali in qualsiasi altro posto del mondo".