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L’Australia è il continenete più biologicamente diverso al mondo, questo perché le piante e gli animali che la abitano si sono evoluti nel corso di un isolamento dalle altre terre emerse lungo oltre 160 milioni di anni. Il canguro, uno degli animali simbolo del continente, ne è anche uno degli abitanti più antichi essendo comparso in Australia oltre 30 milioni di anni fa.
Ma ancor prima dei canguri, la famiglia dei marsupiali che comprende anche i canguri, ha origini ancora più lontane. Fabio Capitanio, ricercatore dell’Australian Research Council e Professore Associato alla Monash University di Melbourne, ci ha raccontato come e perché in Australia abbia potuto svilupparsi un patrimonio naturale così unico.
Andando indietro di 180 milioni di anni, la terra era un’unica grande isola divisa in due parti chiamata Pangea. La continuità delle terre emerse ha dato la possibilità alle prime specie animali di incontrasi ed evolvere, ma intanto- in un periodo lungo molti milioni di anni- le terre cominciavano a staccarsi e gli animali a evolvere separatamente. Due rami cominciano a distinguersi, quello dei placentati e quello dei marsupiali.
I marsupiali si sono concentrati in Nord e Sud America oltre che in Australia. Ma, mentre nel resto del mondo le specie di marsupiali non sono molte, quasi ogni animale in Australia è un marsupiale. Questo perché probabilmente durante il Miocene, tutti i placentati in Australia sono scomparsi per ragioni ancora non chiare, lasciando il campo libero ai marsupiali di evolvere per molti milioni di anni in totale libertà.
Il quoll, il bilby e il diavolo della Tasmania sono solo alcune delle evoluzioni della famiglia dei marsupiali per non parlare delle specie differenti di canguri stessi, parliamo di specie che vanno dai 50 com ad oltre 1 metro e mezzo.
Ma tracce di un passato più diversificato in termini di specie animali, le ritroviamo letteralmente nella terra. Tra le meraviglie d'Australia, si contano anche 19 siti Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e tra questi anche Riversleigh (QLD) e Naracoorte (SA), dove sono stati ritrovati alcuni tra i fossili più grandi e antichi al mondo.
Riversleigh è un'area ampia 100 km² che si trova nel Queensland nord-occidentale. Qui è stato trovato un enorme numero di fossili risalenti all'oligocene e al pliocene, tra i 34 milioni e i tre milioni di anni fa circa. Tra gli altri animali trovati a Riverslake ci sono: leoni marsupiali, cacatua, ratti canguro, wombat, bandicoot e il primo fossile mai registrato della famiglia degli Orthonychidae e antichi progenitori degli odierni coccodrilli.
Un’altra specie marsupiale autoctona per eccellenza, che ha però subito un destino sicuramente meno fortunato rispetto a quello dei canguri è la Tigre della Tasmania. Fino a 3 milioni di anni fa, questa specie si trovava in tutto il continente ma, ancora una volta per ragioni non chiare, è poi riuscita a sopravvivere solo nella ‘apple island’. Qui la tigre della Tasmania si è estinta agli inizi del XX secolo perché ritenuta erroneamente pericolosa per gli esseri umani.
I coloni inglesi infatti, avevano confuso le fattezze dell’animale simili a quelle di un cane, anche se per comportamento e abitudini le tigri somigliavano effettivamente più ai canguri che ai cani e non costituivano quindi una minaccia nè per gli uomini nè per gli animali da allevamento.
Una storia non a lieto fine, quella delle tigri della Tasmania che ci dimostra come questo continente unico sia allo stesso tempo meraviglioso e fragile. Come ci ricorda Fabio, ‘in Australia ti rendi conto di essere un ospite della natura’ che va protetta per cercare di essere ospiti rispettosi e consapevoli.

young thylacines or Tasmanian tigers held in captivity, 1936 Source: AAP Image/Tasmanian Museum and Art Gallery