Ha destato una vera e propria ondata di proteste la decisione di utilizzare le vele della Opera House come spazi pubblicitari.
Il governo del NSW è fermo nella sua decisione e vorrebbe costringere la dirigenza della Sydney Opera House ad accettare il progetto nonostante una reazione sempre più aspra da parte dei cittadini, che descrivono la mossa come "mera commercializzazione" e perfino illegale.
Il CEO dell'Opera House ha reagito alle pressioni e alle critiche della premier Gladys Berejiklian affermando che l'Opera non è un cartellone pubblicitario.
Anche l'ex amministratore delegato, Michael Lynch, afferma che l'utilizzo di un luogo iconico come l'Opera House per promuovere una corsa di cavalli è un "uso grossolano, inappropriato e offensivo delle vele dell'Opera House".
Nonostante in passato le vittorie delle squadre australiane di rugby e di cricket siano state celebrate usando il Teatro dell'Opera, Mr Lynch, afferma che gli scenari e il legame emotivo con la comunità erano molto diversi: "Non credo che il pubblico in generale provi sentimenti analoghi (ad una squadra ndr) nei confronti di una corsa di cavalli dove devi pagare $ 600.000 per entrare", ha affermato lunedì alla radio ABC.
Anche il direttore del National Trust Conservation del NSW, Graham Quint, è d'accordo: "E' una decisione che pensiamo sia probabilmente illegale, perché appare a tutti gli effetti una violazione della legge sulla conservazione dei patrimoni culturali e pubblici dello stato".
Inoltre Mr Quint aggiunge che la proiezione di colori e immagini sulle vele dovrebbe essere "limitata a occasioni eccezionali non commerciali e di breve durata".
La premier Berejiklian resta ferma nella propria posizione: "Non faremmo mai nulla che non rispettasse l'importanza iconica dell'Opera House, ma è anche estremamente importante non perdere l'opportunità di promuovere quegli eventi che portano lavoro e attività economica nel Nuovo Galles del Sud".
Anche il primo ministro Scott Morrison è allineato alla premier del NSW, sostiene infatti che l'Opera House è "il più grande cartellone pubblicitario di Sydney e dovrebbe essere sfruttato insieme all'Harbour Bridge; dopotutto non è come se lo dipingessero".
Bill Shorten, leader dell'opposizione, ha attaccato Morrison: "L'Opera House non è un cartellone pubblicitario, è una monumento di grande bellezza, fa parte del nostro tesoro nazionale e merita tutto il rispetto possibile".
Shorten ha poi aggiunto: "Sei il primo ministro, non un marketing manager di un'azienda".
Finora più di 200.000 persone hanno firmato una petizione change.org per proteggere l'Opera House.
L'amministratore delegato del Racing NSW, Peter V'landys, ha dichiarato ai microfoni di Sky News che lui e il suo staff hanno ricevuto minacce di morte, ma una portavoce della polizia ha dichiarato ad AAP di non essere a conoscenza di alcuna segnalazione di tali minacce.
V'landys ha reso noto che la Racing NSW ha trattato con il governo statale per più di un anno e che inizialmente voleva utilizzare solo l'Harbour Bridge per promuovere la gara: "L'Opera House è stato il progetto alternativo proposto dal governo del NSW per sostenere la promozione dell'evento a livello internazionale".