L'Australian Human Rights Commission sostiene che i cambiamenti alla cittadinanza proposti dal Governo Turnbull potrebbero far apparire discriminatorie le politiche di immigrazione d'Australia.
La Commissione, in un documento presentato al gruppo che al Senato si sta occupando di valutare la nuova proposta di legge sulla cittadinanza, ha sconsigliato la sua approvazione. Nella sua forma attuale, la legge prevede un aumento del tempo di attesa prima che gli immigrati possano presentare la richiesta di cittadinanza e chiede loro di dimostrare di avere un livello di padronanza dell'inglese definito "competente".
Secondo la Commissione se l'attuale proposta dovesse diventare legge, decine di migliaia di nuovi arrivati ogni anno avrebbero serie difficoltà a raggiungere durante i primi 10 anni di permanenza in Australia il livello di inglese richiesto.
"Molti cittadini nati in Australia non supererebbero il test" si legge nel documento redatto dalla Commissione, che aggiunge che invece di innalzare il livello dei requisiti linguistici il Governo dovrebbe rafforzare i programmi di insegnamento dell'inglese per gli immigrati e i rifugiati.
Secondo la Commissione inoltre, portando da uno a quattro gli anni di residenza permanente necessari per poter richiedere la cittadinanza si rischia di creare "distinzioni assurde" tra gruppi di immigrati sulla base di "criteri che non riflettono in modo accurato il loro livello di impegno e il contributo che portano al Paese".
Il Governo ribatte sostenendo che estendere il periodo di residenza permanente prima dell'ottenimento della cittadinanza rafforzi l'integrità del programma fornendo più tempo per esaminare l'idoneità delle persone.
La Commissione dal canto suo aggiunge che i cambiamenti proposti potrebbero far sì che gli immigrati che arrivano con un visto temporaneo debbano aspettare il doppio del tempo rispetto a quelli che arrivano con un visto permanente. La Commissione non si spiega perché un tempo di permanenza di quattro anni non dovrebbe essere sufficiente per chi arriva in Australia come residente temporaneo.
I cambiamenti proposti per ciò che riguarda le competenze linguistiche hanno suscitato grosse perplessità tra le comunità di immigrati, molte delle quali si sono mobilitate per chiedere ai vari partiti di bloccare la legge.
"Quante volte devo dimostrare la mia padronanza dell'inglese?" - chiede Jagdeep Singh, che ha superato l'esame IELTS con punteggio 7 prima di arrivare in Australia - "Pensano che il mio livello di inglese peggiori anziché migliorare con la mia permanenza e i miei studi in questo Paese?".
Il commissario sulla discriminazione razziale Tim Soutphommasane sostiene che la proposta di legge così com'è stata presentata rischi di inviare un segnale negativo che potrebbe scoraggiare gli stranieri dal richiedere la cittadinanza australiana.
Infine, la nuova proposta di legge darebbe al Ministro dell'Immigrazione il potere di rovesciare i verdetti dei Tribunali Amministrativi d'Appello in materia di cittadinanza, potere che già detiene in materia di visti.
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