Con le nuove regole appena adottate, il Dipartimento d’Immigrazione avrà la facoltà di cancellare i visti temporanei di persone responsabili di abusi online basati su genere, sessualità, religione ed etnia.
Il Migration Legislation Amendment Regulations 2017, entrato in vigore il 18 novembre, ha ampliato una condizione anti-abusi già esistente, includendo la maggior parte dei visti temporanei.
Quello che in precedenza riguardava solo pochi tipi di visti, ora comprenderà la maggior parte delle richieste di visto depositate a partire dal 18 novembre 2017.
Il Ministro dell’Immigrazione ha il potere di cancellare un visto se ci sono prove che il suo possessore sia stato coinvolto in molestie, stalking, intimidazioni, bullismo o minaccie, anche se queste azioni non hanno avuto conseguenze penali.
Le attività sotto controllo del Ministero comprendono pubblici incitamenti all’odio o denigrazione di gruppi o individui in base al loro sesso, genere, sessualità, religione o etnia.
Secondo il Dipartimento, questa iniziativa “manda un messaggio chiaro, esigendo che il comportamento di chi ha un visto temporaneo sia allineato con le aspettative del Governo e della comunità australiana”.
“It advises visa holders what sorts of behaviour can result in visa cancellation.”
Tra luglio 2016 e aprile 2017 sono stati cancellati più di 47mila visti, per diverse ragioni tra cui il mancato rispetto delle condizioni di rilascio del visto. Una di queste, la Condition 8303 è stata allargata dal governo per comprendere la maggior parte dei visti, includendo ora la Subclass 485, i visti regionali, studenteschi e i visitor visa.
Il Dipartimento d’Immigrazione ha reso noto che i suoi funzionari avranno piena discrezionalità nel giudicare se la condizione non è stata rispettata. Allo stesso tempo avranno la possibilità di non cancellare il visto anche in presenza di infrazioni, a seconda delle circostanze.
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