Buone notizie per i 457. Ma non per tutti.

Il percorso verso la residenza permanente è ancora aperto per chi ha un 457 ed entro marzo 2018 avrà completato i due anni di lavoro per la stessa azienda, anche se la sua professione è stata eliminata dalle liste o compare nella short term list.

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Il Ministero dell'Immigrazione ha distribuito un documento con le risposte alle FAQ relative alle modifiche annunciate ad aprile relativamente al visto 457.

"Finalmente abbiamo delle risposte per iscritto su cui possiamo fare affidamento invece che semplici dichiarazioni del Ministro", ha affermato l'agente di immigrazione Emanuela Canini, con la quale abbiamo passato in rassegna le questioni più rilevanti.

I cambiamenti al visto 457 riguardano anche chi è già in possesso di un 457 e vuole semplicemente cambiare sponsor?

Chi ha un 457 approvato prima del 19 aprile 2017 e vuole cambiare sponsor, manterrà il proprio visto fino alla scadenza, ma la nomination, e quindi la parte di pratica dello sponsor, dovrà attenersi alle nuove leggi e alle nuove liste. Questo significa che se l’occupazione è stata rimossa, non potrà cambiare sponsor e se l’occupazione richiede dei requisiti ulteriori dovrà dimostrare di averli. Questi requisiti ulteriori riguardano ad esempio la grandezza dell’azienda che sponsorizza, come avere almeno 1 milione di dollari di fatturato o almeno 5 dipendenti. Riguardo allo sponsorizzato potrebbero venire richiesti almeno due anni di esperienza lavorativa o uno stipendio minimo. Insomma bisogna controllare la lista appropriata e le note che identificano questi requisiti.

Se una persona era in attesa della nomination e l'occupazione per cui aveva richiesto il visto è stata eliminata dalla lista, può procedere con la richiesta di visto 457 cambiando occupazione?

Generalmente no, se parliamo della stessa nomination. Si può eventualmente ritirare l’attuale nomination e richiederne un’altra con la nuova occupazione. Chiaro però che questa mossa susciterà dei sospetti sull’autenticità della proposta di lavoro. Perché se prima lo sponsor richiedeva un certo tipo di mansioni e all’improvviso cambia idea dopo la nuova legge, allora il sospetto è che lo faccia solo per ottenere quel visto. Un eventuale rifiuto della nomination non sarebbe certo una sorpresa.

Nei casi in cui esista per l'azienda che sponsorizza la condizione di avere un fatturato di almeno 1 milione di dollari, qual è il periodo di tempo in cui viene valutato il fatturato e come viene calcolato questo milione?

Il fatturato che viene considerato è quello dell’ultimo anno fiscale, non viene inclusa la GST, e si riferisce solo all’entità fiscale che sponsorizza, quindi vengono escluse tutte le eventuali altre aziende collegate o l'azienda madre se questa non è lo sponsor ufficiale. Inoltre se lo sponsor è un’azienda fuori Australia, anche in questo caso il fatturato sarà quello di questa azienda straniera. Il problema si pone quando abbiamo una start-up, perché essendo aperta da poco ovviamente non avrà tale fatturato, quindi non potrà sponsorizzare certe occupazioni.

Nei casi in cui esista per l'azienda che sponsorizza la condizione di avere un minimo di cinque dipendenti, esistono delle caratteristiche da soddisfare per questi dipendenti?

Per il momento non ci sono requisiti specifici per questi dipendenti, l’azienda deve dichiarare quante persone ha nello staff e ovviamente il numero deve poi essere coerente con il resto delle informazioni e dei documenti, perché il quadro deve essere credibile. Quindi se si dichiarano cinque impiegati, questi cinque impiegati devono comparire sul libro paga.

Si può ancora fare richiesta di visto 186 se l'occupazione in questione compare nella short term list e non nella medium-long?

Si può fare richiesta di visto 186 (temporary residence transition stream), che è quello che si fa dopo aver lavorato per due anni per lo stesso sponsor, se si ha già un 457 che è stato approvato prima del 19 aprile, anche se l’occupazione non è più sulla lista o compare sulla short term list. Finalmente è arrivata la conferma scritta del DIBP a questa domanda che premeva a tutti quelli che avevano già un 457. Però attenzione, la risposta si limita a dire che è possibile per chi farà richiesta di residenza permanente prima di marzo 2018, dopodiché non sappiamo con le nuove leggi cosa succederà e non lo sa neanche il DIBP perché il governo non ha ancora deciso le leggi di transizione.

Sono stati ampliati i requisiti per il riconoscimento delle qualifiche. Per quali nazionalità e per quali professioni?

Parliamo di riconoscimento delle qualifiche e/o dell’esperienza lavorativa che si ottiene tramite determinati enti, e che di solito si fa per altri visti, come quelli a punti. Per ora per gli italiani che richiedono un 457, si fa soltanto quando le occupazioni nominate sono Project or program administrator e Specialist manager. Da luglio ci saranno altre occupazioni che richiederanno lo skill assessment e saranno per quelle occupazioni che il DIBP reputa a rischio imbroglio se associate a certe nazionalità. Ad oggi non è stato comunicato quali occupazioni e quali nazioni, ma il DIBP ha promesso di comunicarlo entro il primo luglio.

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By Carlo Oreglia, Virginia Padovese

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