"Anziché guardare la tv, meglio fare qualche ricerca sul mio passato". Così ha pensato la bibliotecaria di Melbourne di origine italiana Katia Punaro, quando un infortunio l'ha costretta per qualche tempo a letto. E la ricerca, intrapresa per combattere la noia, l’ha presto appassionata, portandola in un lungo viaggio nel passato alla ricerca delle sue radici: dopo aver parlato con genitori e parenti ha ricostruito il primo abbozzo del suo albero genealogico, per poi iniziare ad utilizzare risorse online per approfondire la ricerca.
Katia ha raccontato in inglese a Carlo Oreglia come è riuscita a riscoprire la storia della sua famiglia di Viggiano, trovando anche qualche sorpresa.
“I injured myself and couldn’t leave the house for a little while and I thought how am I gonna use my time? I don’t want to sit around and watch TV… I’ll see if there’s anything available, if there are new records”
Durante la sua ricerca, tuttora in corso, Katia è risalita a suoi antenati vissuti in Italia tre secoli fa; ora vuole condividere con altri italo-australiani interessati al proprio passato la sua esperienza. Sebbene in Australia ci siano diversi gruppi che riuniscono appassionati di genealogia, sono pochi quelli dedicati esclusivamente agli italo-australiani.
Per questo, insieme al Museo Italiano del Co.As.It., Katia ha creato un gruppo di ricerca per chi intenda dedicarsi alla riscoperta delle proprie radici italiane, mettendo in comune le esperienze personali e le risorse necessarie per scavare nel passato.
'My family: la mia famiglia' è un workshop gratuito di tre ore, che si tiene ogni primo sabato del mese dalle 10 alle 13 alla Kathleen Syme Library a Carlton, in collaborazione con il Museo Italiano Co.As.It.

Giuseppe D’Amore on Station Pier, Port Melbourne posing in front of the ship Australia from which he has just disembarked, 20 February 1956. Source: Co.As.It. Italian Historical Society
I workshop si terranno nelle seguenti date: 5 marzo, 2 aprile, 7 maggio, 4 giugno, 2 luglio e 6 agosto 2016.