Wikipedia dimentica le donne?

L'enciclopedia online più conosciuta e cliccata al mondo viene spesso accusata di non fare abbastanza riferimento al contributo delle donne. C'è chi ha deciso di rimediare, con delle vere e proprie edit-a-thons, maratone di scrittura per dare voce alle donne su Wikipedia.

Women Computers

Source: Wikimedia Commons

Da quando ha fatto il suo debutto nel 2001, l'enciclopedia online Wikipedia è diventata la fonte maggiormente consultata su ogni argomento dello scibile umano. Attualmente, la versione inglese di Wikipedia include 5,351,439 di articoli, e viene arricchita costantemente con una media di circa 800 nuovi articoli al giorno. Come lo sappiamo? Naturalmente grazie a Wikipedia!

Secondo alcuni detrattori tuttavia le donne sarebbero poco rappresentate, sia tra coloro che contribuiscono con i propri articoli ad accrescere l'enciclopedia stessa, sia in termini di lemmi dedicati a personaggi femminili di rilievo o tematiche femminili. Le donne editor sarebbero tra l'8.5 e il 16 per cento, come indica un articolo che la stessa Wikipedia dedica al proprio cosiddetto gender bias. In questo articolo si riporta come secondo l'ex direttrice generale della Fondazione Wikimedia  Sue Gardner ci sarebbero 9 ragioni principali per cui le donne non contribuiscono a Wikipedia. Tra queste la mancanza di tempo, una scarsa sicurezza in se stesse, l'avversione per le discussioni che spesso nascono tra editor, un'atmosfera che avvertono come misogina.

Se da una parte non sembra facile risolvere questa sottorappresentazione, c'è chi, fuori e dentro la Fondazione Wikipedia, ha deciso di prendere in mano la situazione, lanciando delle edit-a-thons, vere e proprie maratone di scrittura per rimediare al presunto sessismo dell'enciclopedia e restituire la visibilità che si meritano alle eccellenze femminili ingiustamente escluse.
Nell'ambito di Women’s History Month, nel mese di marzo, organizzazioni di tutto il mondo, tra cui la University of Sydney Library, daranno il via ad una Wikipedia edit-a-thon per aumentare le presenze femminili nell'enciclopedia.

L'organizzatrice dell'evento per la Sydney University Press, Denise O’Dea, ha dichiarato che l'obiettivo sarà integrare l'enciclopedia con lemmi dedicati a scrittrici, scienziate, accademiche e artiste australiane.
"We have a list of nearly 200 women who are sadly lacking Wikipedia profiles. From biochemist, Aboriginal rights activist and dancer Shirley Andrews to songwriter, author and activist Glen Tomasetti, botanist Sally Hynes to poet Ali Cobby Eckermann, we look forward to achieving greater public recognition for these remarkable women.” - Denise O’Dea
La edit-a-thon della Sydney University è aperta a chiunque voglia partecipare, anche solo per un'ora o due, e si terrà il prossimo 28 marzo dalle 10am alle 4pm alla Fisher Library. Non sapete come si fa a contribuire a Wikipedia? Ci saranno anche delle tutor volontarie per aiutarvi. Indispensabile registrarsi attraverso Eventbrite.
In Italia si terrà invece mercoledì 8 marzo all'Archivio di Stato di Firenze, dalle ore 10am alle ore 4:30pm, un appuntamento per valorizzare l’uso delle fonti archivistiche per arricchire e creare nuove voci biografiche su donne nell’enciclopedia libera.

Il prossimo 11 marzo ci sarà anche una Art+Feminism edit-a-thon: si tratta di cinque eventi che si terranno simultaneamente a: BASE Milano, con un'attenzione particolare all'arte digitale e interattiva e ai videogames interattivi; al MAXXI di Roma, dove sarà dedicata all'arte contemporanea, all'architettura e alla fotografia; alla Galleria degli Uffizi, dove ci si concentrerà sulla vita e le opere di suor Sister Plautilla Nelli; e infine un evento al Caffé culturale Arté di Battipaglia (Salerno) e uno al Museo Archeologico Provinciale di Potenza. Si tratta di eventi promossi da Wikimedia Italia in partnership con WikiProject Women!, un gruppo di donne Wikipedia editor che opera a Roma.

Ma gli eventi edit-a-thon si tengono in tutto il mondo, basta cercarli con l'hashtag #editathon

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By Magica Fossati

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