Liliana Di Lizio Barbieri non ricorda né il suo paese di nascita, Ripa Teatina in provincia di Chieti, e nemmeno i 28 lunghi giorni della traversata dell’oceano sulla nave “Sydney” che, nel settembre del 1955, dal porto di Napoli l’ha portata a Melbourne. La scelta di venire in Australia è un puro caso. Una volta presa la decisione di emigrare papà Nicola si reca a Roma per fare domanda. L’ambasciata australiana e quella argentina sono a poca distanza l’una dall’altra e Nicola è indeciso se presentare la domanda per emigrare in Australia o in Argentina....la scelta per l’Australia prende il sopravvento.
“Per fortuna mio padre ha scelto l’Australia”
Ascoltiamo la prima parte della sua storia

Nonna Elvira con la nipote Carla e la pronipote Source: Courtesy of Liliana Barbieri
”In tempo di guerra Ripa Teatina era stata distrutta quasi completamente”
I genitori di Liliana si incontrano nel 1947, si sposano nel 1948 e vanno a vivere nella casa di famiglia. Pur vivendo in famiglia e lavorando tutto il giorno, come dice Liliana, non riescono a “sfondare”. La situazione economica è difficile: non si trovano nemmeno i generi di prima necessità, ed emigrare è l’unica via per sperare di avere un futuro migliore. Per molti italiani di quell’epoca, emigrare è una questione più che altro economica, e decidere di lasciare genitori e parenti è una scelta non facile e sofferta, ma necessaria.
Image “Mamma Elvira è contenta di emigrare in Australia e parte con un baule pieno di promesse”
Nicola Di Lizio non vuole dipendere dal viaggio assistito del governo australiano e in men che non si dica racimola il denaro necessario per pagarsi il viaggio. Parte nel 1954, dieci mesi prima del resto della famiglia. Giunto a Melbourne lavora giorno e notte sette giorni su sette e inizia a mettere da parte un piccolo gruzzolo per pagare il viaggio alla moglie e alla figlia che non vedono l’ora di raggiungerlo. Papà Nicola arriva in Australia con una sola valigia e mamma Elvira con un baule pieno di promesse....entrambi senza conoscere una sola parola d’inglese. Dopo tre giorni dall’arrivo a Melbourne con il suo coraggio e con 10 centesimi in tasca mamma Elvira si avventura per la città in cerca di lavoro nella zona in cui ci sono diverse fabbriche di abiti e, dopo una piccola prova alla macchina da cucire, viene subito assunta come macchinista …senza parlare una parola d’inglese.
“Ho iniziato la scuola che non parlavo l’inglese e il primo anno è stato abbastanza difficile”
Liliana è troppo piccola per ricordare tutto dei primi tre anni della sua vita. Del suo arrivo in Australia ricorda una enorme nave, l’arrivo a Melbourne, la gioia di papà Nicola, e l’accoglienza festosa degli amici e dei parenti al porto. Il primo anno di scuola, dove tutti i bambini parlano l’inglese, per Liliana è abbastanza difficile e lo ricorda come un anno di disagio. Nessuno pronuncia correttamente il suo nome Liliana e ancora meno il suo cognome, Di Lizio. Frequenta una scuola a Brunswick dove, essendo una zona prevalentemente abitata da emigrati, ci sono molti bambini italiani. A scuola si forma un gruppo di ragazze quasi tutte italiane e fra loro si crea un forte legame di amicizia e comprensione culturale.

Liliana con il marito Gianpiero e il figli Carla e Christian Source: Courtesy of Liliana Barbieri
“Ho sempre avuto una grande passione per l’arte”
Nel 1964, la famiglia Di Lizio va per la prima volta in Italia dove trascorre una vacanza di sei mesi. Questo primo viaggio in Italia offre l’opportunità a Liliana di immergersi nell’arte e nella cultura italiana. Da quel primo soggiorno italiano sboccia la passione per l’arte che continua ancora oggi. Papà e mamma Di Lizio, che non considerano importante la passione di Liliana per l’arte, la convincono a proseguire gli studi nel campo commerciale. Viene assunta all’Alitalia dove lavora per 15 anni come consulente specializzata nei viaggi in Italia, un lavoro di grande soddisfazione che le permette anche e soprattutto di approfondire la sua conoscenza della lingua italiana.

Mamma Elvira, papà Nicola e Liliana Source: Courtesy of Liliana Barbieri
“I miei genitori sono stati dei grandi lavoratori ma anche grandi ballerini”
Nicola Di Lizio negli anni ’60 è uno dei primi fondatori dell’Abruzzo Club di Melbourne e ogni sabato sera non perde occasione per andare a ballare. Anche Liliana impara a ballare ed è proprio in una sala da ballo a St Kilda che conosce il marito Gianpiero. Al primo incontro scatta subito un’antipatia che si trasformerà poi in amore. Si conoscono nel 1974, si sposano nel 1976 e dal loro matrimonio nascono Carla e Christian. Terminato il lavoro con l’Alitalia, a 42 anni, con un mutuo da pagare , due bambini da allevare e un marito, si iscrive a tempo pieno alla facoltà di arte presso l’università di Melbourne dove, come dice Liliana, l’arte non solo si vive ma si respira.

Mostra "The underlying Thread" Source: Courtesy of Liliana Barbieri
Share
