Nato nel periodo del secondo conflitto mondiale, Marcello Costa rivive ai nostri microfoni i suoi primi anni soffermandosi innanzitutto sulla figura del padre, convinto antifascista, che per mantenere fede alle sue idee paga un prezzo molto alto. Nel 1944 viene catturato dai fascisti e imprigionato. Muore qualche giorno dopo la Liberazione per un attacco di cuore.
Ascoltiamo la prima parte della sua storia.

Marcello Costa con la mamma Source: Courtesy of Marcello Costa
La spedizione di eplorazione nelle montagne e nei ghiacciai della Patagonia

Marcello Costa - Prima spedizione in Patagonia - 1959 Source: Courtesy of Marcello Costa
Alla fine del 1959, all'età di 19 anni, Marcello partecipa ad una spedizione di esplorazione nelle montagne della Patagonia, la prima ad attraversare i ghiacciai. Questa prima avventura patagonica imprimerà un amore grande per quelle montagne, che rimarranno per sempre nel cuore di Marcello. La passione è talmente forte da indurlo, a distanza di molti anni, a riscalare più volte quelle montagne anche con il figlio, il nipote, il fratello e i vecchi amici.
“Il periodo vissuto in Argentina è stata un’immersione fuori dall’Europa, in un mondo con molto senso di libertà e rispetto”.
Gli 11 anni vissuti in Argentina permettono a Marcello di vivere con un certo distacco i postumi dell'immensa tragedia che si era consumata in Europa e la conseguente devastazione dell'Italia postbellica. Il rientro in Italia nel 1960 gli riserva tuttavia brutte sorprese, in quanto trova un Paese politicamente diverso da quello immaginato. Si avvicina e diventa militante attivo nel Partito Radicale di Marco Pannella.

Marcello Costa nel 1952 sulla bici venduta per comperare primo microsopio Source: Courtesy of Marcello Costa
“A 12 anni ho venduto la bicicletta per comprarmi un microscopio”
La passione per la scienza in generale e la neurofisica in particolare, Marcello Costa l’ha fin da ragazzo. Con i soldi ricavati dalla vendita della sua bicicletta, acquista un microscopio e con questo inizia a esaminare microbi e batteri. La sua passione per questa materia diventa sempre più forte. Si iscrive alla facoltà di medicina di Torino, non per fare il medico, ma per capire meglio il corpo umano e soprattutto la funzione del cervello.

Marcello Costa sul Rio delle Amazzoni nel 1960 Source: Courtesy of Marcello Costa
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