
Il giovane creatore di gioielli al banco di lavoro Source: Courtesy of Nicola Cerrone

Janet Jackson indossa la creazione di Nicola Cerrone Source: Courtesy of Nicola Cerrone
“Invece di uscire con i ragazzi, mi facevo prestare i gioielli e li aggiustavo”
Nicola è sottoposto ai continui rimproveri di sua madre a suo padre, che aveva promesso di stare in Australia non più di 4 o 5 anni, il tempo di mettere da parte un po’ di soldi per poi ritornare in Abruzzo. Le promesse di ritornare in patria diventano sempre più deboli fino a scomparire del tutto con il matrimonio della sua sorella maggiore: quella che doveva essere una condizione temporanea, assume I contorni di una situazione permanente. La mamma durante tutta la sua vita in Australia non smetterà mai di coltivare la speranza di ritornare in italia: appartiene a una famiglia di carabinieri con forti sentimenti patriottici: non è un caso che l’abbiano chiamata Liberata. Il papà non condivide lo stesso legame affettivo con l’ Italia.
“Quelli della fanciullezza sono gli anni più belli della mia vita”
Nicola continua a prendere lezioni dal suo maestro William Fisher, che però non dimostra di credere nell’abilità di Nicola: un giorno lo manda a casa prendendolo per le orecchie e gli consiglia di lasciar perdere la gioielleria e di girare il mondo.Ed è quello che fa, molla tutto, sfiduciato nelle sue potenzialità, se ne va in giro per il mondo. Tuttavia quella voglia dirompente di emergere nel campo della gioielleria continua a bruciare dentro la sua mente e il suo cuore.Ritorna a Sydney determinato a diventare il migliore gioielliere d’Australia.

Carmela e Nicola Cerrone Source: Courtesy of Nicola Cerrone
“Quando trovi una donna che non è solo bella non puoi rinunciarci”
Incontra il grande amore al Club Apia. È il 1974. Rimane letteralmente fulminato da Carmela, bellissima, dentro e fuori. Carmela appartiene ad una grande famiglia stabilitasi a Sydney dalle Isole Eolie già dall’inizio del 1900. Una famiglia che vanta una posizione sociale molto importante. Teme di essere rifiutato. Invece a soli 23 anni la sposa. A 24 anni costruisce un piccolo workshop a Leichhardt, esattamente dove oggi sorge il prestigioso e modernissimo palazzo della gioielleria Cerrone. È riconoscente all’Italia per avergli dato, con i natali, anche altri valori: il senso del gusto, della bellezza, dell’umanità e del calore. È grato all’Australia che gli ha dato tutto, soprattutto la possibilità di realizzare i suoi sogni. L’Australia è però il padre, mentre l’Italia è la madre. L’Italia è il nido.

La famiglia Cerrone Source: Courtesy of Nicola Cerrone
“Io sono soddisfatto perchè sono nato in Italia“
La più grande soddisfazione è la vincita del primo premio in una prestigiosa competizione internazionale di gioielleria a Parigi: un premio che due anni prima era stato vinto da Gianni Versace. Quel primo premio che il suo maestro, quello che gli aveva tirato le orecchie, aveva sempre desiderato di vincere. Nicola capirà che il maestro aveva scoraggiato il discepolo perchè ne aveva capito il talento e non voleva averlo come rivale. Tuttavia William Fisher piange quando sente di questo suo primo premio. I genitori non lo incoraggiano nel suo mestiere di gioielliere. Probabilmente, nella loro semplicità, non si sono mai veramente resi conto del prestigio, anche a livello internazione, delle creazioni di Nicola. Aspetto che invece non sfugge a Carmela, che lo sostiene con tutta se stessa. E nel frattempo scopre anche lei la sua creatività e crea una linea tutta sua di gioielli.
Le due figlie, Desiree e Dominique, sono oggi entrambe nell’azienda. Hanno sposato due ragazzi italiani. Con grande gioia di nonna Liberata.
Galleria fotografica

Nicola e Carmela che dirige la banda in occasione di occasione di un "Open Day" davanti alla gioielleria Source: Courtesy of Nicola Cerrone

Desiree e Dominique Cerrone Source: Courtesy of Nicola Cerrone
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