Il secondo dopoguerra è stato caratterizzato dall’emigrazione di massa degli italiani in Australia, con decine di migliaia di arrivi all’anno. Fino al censimento del 2006, gli italiani erano il secondo gruppo numericamente più nutrito dopo gli anglosassoni e l’italiano la seconda lingua più parlata nel paese dopo l’inglese.
Nel giro di dieci anni, la situazione è decisamente cambiata, con la crescita esponenziale dell'immigrazione proveniente dall’Asia e dall’India.
Il secondo gruppo linguistico in Australia è al momento il mandarino, che negli ultimi 10 anni ha più che raddoppiato la sua presenza, sfiorando le 600,000 unità.
Quante sono allora le persone che parlano italiano a casa al momento? Secondo i dati del Censimento 2016, in Australia ci sono 271,597 persone che identificano l’italiano come prima lingua.
L’ultimo censimento nel 2011 registrava 299,833 persone, per cui il saldo negativo è di 28,236 nonostante la ripresa dell’immigrazione dovuta alla crisi in Italia. Nel 2006 gli italiani erano 316,894.
“In dieci anni la comunità italiana ha perso 45,297 persone”
Ci sono più donne che uomini: 142,212 contro 129,386.
Nell'analisi dei numeri del censimento bisogna tenere in considerazione che più di un milione e mezzo di persone non ha risposto alla domanda relativa alla lingua parlata in casa, per cui c’è un certo margine di errore.
Con 112,272 persone il Victoria è lo Stato nel quale si parla di più italiano.
Seguono il New South Wales con 75,694, poi il Western Australia che con 29,401 persone che parlano italiano supera di poco il South Australia, che ne conta 29,106. Fermo a 20,009 troviamo il Queensland.
I numeri negli altri stati e territori sono bassi: nell’ACT sono 3,245, mentre in Tasmania sono appena 1,096 quelli che hanno dichiarato di parlare italiano tra le mura domestiche.
Chiude questa classifica il Northern Territory, che si ferma a 765.
I dati del censimento sono stati raccolti il 9 agosto del 2016.
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