Quattro motivi per seguire la Juventus a Melbourne (e uno per non farlo)

Massimiliano Allegri

Source: EPA/ANDREA DI MARCO

In principio fu il billboard  “Europe’s best are coming”. Tre mesi fa, sui cartelloni sparsi in giro per Melbourne comparivano otto faccioni, tutti più o meno famosi anche agli antipodi. C’era Antoine Griezmann, il Piccolo Diavolo che ha sfiorato la Champions con l’Atletico e la corona europea con la Francia prima di restare con un pugno di mosche. C’era Harry Kane, trascinatore del Tottenham e re dei marcatori in Premier League, quello che ha messo paura al Leicester prima di sprofondare sia con gli Spurs sia con la nazionale inglese. Soprattutto, c’erano Gigi Buffon e Paul Pogba.

Bello, no?
Il billboard dell'evento
Source: International Champions Cup
Mica tanto.

Perché la capitale mondiale dello sport, Griezmann e Kane la vedranno in TV. Come Gigi e Paul. E dall’aereo atterrato a Tullamarine non sono scesi né Chiellini né Bonucci, né Barzagli né Khedira, né Mandzukic né Liechsteiner, né Evra, né Sturaro né Zaza (peccato - avremmo avuto tutti una domanda da rivolgergli). E neanche il convalescente Marchisio. Insomma degli Europe’s best non ci sarà traccia, in questa International Champions Cup. E degli artefici dei 5 scudetti consecutivi, degli eroi che hanno riscritto i record italiani, ci sarà giusto l'ombra.

Ok, ci saranno i co-protagonisti: i Pereyra e i Rugani, gli Hernanes e gli Alex Sandro, gli Asamoah e i Lemina. Ma quelli che alloggeranno a South Bank, si alleneranno all’AAMI Park e giocheranno all’MCG, più che i dominatori dell’ultimo lustro saranno una specie di formazione sperimentale.

E allora perché seguire la tournée australiana della Juventus?

 

1. LA JOYA


Juventus' Paulo Dybala celebrates after scoring during a Serie A soccer match between Juventus and Sassuolo at the Juventus stadium, in Turin, Italy, Friday, March 11, 2016. (AP Photo/Massimo Pinca)
Source: AAP-AP-Massimo Pinca


Actually, uno degli uomini che fecero l’impresa ci sarà: Paulo Dybala. Non l’ultimo arrivato, ma neanche una bandiera. Quando la cavalcata dei cannibali iniziava, alla guida di Antonio Conte, l’argentino sgambettava ai piedi della Sierras Chicas e vestiva la maglia biancorossa dell’istituto di Cordoba, dove lo chiamavano La Joya, il gioiello. Appena 24 mesi fa, mentre a Vinovo presentavano il nuovo corso targato Allegri, lui era ancora a Palermo, dove era stato ribattezzato ‘U Picciriddu. Oggi, dopo una stagione da 19 gol in campionato, i paragoni con Tevez non fanno più paura, il 21 di Zidane gli calza un po' meglio di prima, e da uomo-scudetto qual è stato puo' valere il prezzo del biglietto. Che è pure a buon mercato.

E poi?

 

2. MIRE E MEHDI
New Juventus player Miralem Pjanic arrives at a medical center to undergo tests
Source: AAP-EPA-Alessandro Di Marco
Poi ci sono i nuovi. Tipo Miralem Pjanic, che oltre ad essere forte forte e fresco di ferie è stato pure strappato alla Roma (un dettaglio che rende la vicenda più succosa). E poi c’è Mehdi Benatia, che dopo due anni a mezzo servizio in Baviera è altrettanto fresco, altrettanto forte e pure lui ha un passato a Trigoria. Ci sarebbe potuto essere anche un terzo regalo-estivo, la società bianconera le provate tutte pur di portare in Australia anche Pjaca. Missione fallita perché da una parte c’era da convincere la Dinamo Zagabria a lasciar andare il miglior prospetto croato a suon di dindi, e dall’altra bisognava spiegare al ragazzo rivelazione di Euro 2016 che le vacanze erano finite prime ancora di cominciare. Della serie 'anche se ti chiami Juve non è che puoi vincere sempre'.

Tutto qui? No.

 

3. LA MEGLIO GIOVENTÙ
Viareggio Juvenile Tournament
Source: Getty Images - Tullio M Puglia
Ci sono i giovani, molti di quelli che agli ordini di Fabio Grosso si sono imposti al torneo di Viareggio e hanno sfiorato il tricolore: il fantasista cipriota Kastanos, l’esterno spagnolo Lirola, il portiere Audero, il difensore Coccolo. Soprattutto, l’attaccante Cerri.
“A livello giovanile, Cerri è stato per anni il miglior giocatore d’Italia” (Francesco Oddi – La Gazzetta dello Sport)
Resta l’impressione che sia stato poco wise (anzi, proprio smart) invitare dall’altro capo del mondo la squadra più rappresentata agli Europei, senza contare che la Juve ha già messo piede down under due anni fa, per una toccata e fuga a Sydney. Ma gli organizzatori della International Champions Cup hanno fatto le loro valutazioni, e se non hanno invitato – che ne so – il Milan, un motivo ci sarà.

 

 4. PERCHÉ LA JUVE È LA JUVE
Del Piero e Trezeguet
Source: FRANCO SILVI/ANSA /DC
Evidentemente, allo stato attuale basta la Vecchia Signora B per generare interesse e magari pure spettacolo. E poco male se, per una volta, ai tifosi verrà richiesto di tifare davvero per la maglia.

Il che non è neanche troppo difficile, di questi tempi. Anche senza il Pado.
“Un po’ l’amaro in bocca per le assenze c’è. Ma viene la Juve, si va allo stadio per amore della squadra” (Riccardo Bianchini – Presidente dello Juventus Club Australia)


Gli appuntamenti della Juventus a Melbourne:

Venerdì 22 luglio – Allenamento all’AAMI Park (h17)

Sabato 23 luglio – Juventus-Melbourne Victory (MCG – h19)

Lunedì 25 luglio – Allenamento all’AAMI Park (h 17)

Martedì 26 luglio – Juventus-Tottenham (MCG – h20)


Share

Published

Updated

By Dario Castaldo

Share this with family and friends


Download our apps
SBS Audio
SBS On Demand

Listen to our podcasts
Independent news and stories connecting you to life in Australia and Italian-speaking Australians.
Have you tried the Ugly Ducklings of Italian Cuisine? Listen for a fresh portrait of Italian food.
Get the latest with our exclusive in-language podcasts on your favourite podcast apps.

Watch on SBS
SBS Italian News

SBS Italian News

Watch it onDemand
Quattro motivi per seguire la Juventus a Melbourne (e uno per non farlo) | SBS Italian