Gli immigrati in Australia fanno dei lavori al di sotto delle proprie capacità intellettuali e pratiche. Lo dice una recente ricerca della Curtin School of Management, che ha evidenziato un problema che colpisce la maggior parte dei lavoratori trasferitisi in Australia. Solo in pochi riescono a svolgere la professione per cui si sono effettivamente specializzati o hanno studiato.
“Gli immigrati – dice l’autrice Amy Tian – non sono felici perché si sentono intrappolati in professioni dove le proprie capacità non vengono sfruttate al massimo”. A volte il problema può essere rappresentato dalle differenze culturali e dal modo in cui ci si presenta nel mercato del lavoro australiano. “I curriculum sono molto lunghi e articolati – dice Margaret Davis coordinatrice dell’Ames, Australia Counselling & Career Development – ma spesso non sono presentati nel formato australiano o non contengono le informazioni giuste”.
In questi casi un riconoscimento dei propri titoli di studio e delle proprie esperienze professionali in Italia o in altri stati, può aiutare ad essere valorizzati sul mercato del lavoro australiano e apprezzati dai datori di lavoro. Si tratta del cosiddetto “skill assessment” e in Australia ci sono principalmente tre modi per far rinoscere il proprio background. Di solito si tratta di un processo utilizzato per richiedere un visto permanente, ma potrebbe essere anche utile per ottenere il lavoro dei propri sogni.
VETASSESS
È il più famoso. È un ente governativo che offre riconoscimenti per centinaia di lavori in Australia ed è utile per chi svolge professioni manageriali, tecniche, collegate alla vendita, ai servizi sociali, all’amministrazione, d’ufficio e molto altro ancora. La buona notizia è che a volte chi ha già vissuto e lavorato in Australia può richiedere una valutazione gratuita. Sul fronte qualifiche è molto interessante perché permette di far capire al potenziale datore di lavoro a cosa corrisponde esattamente il proprio titolo di studi e la propria esperienza, secondo gli standard australiani.
“Ad esempio c’è chi è un commercialista in Italia o nel proprio paese d’origine – continua Margaret Davis – e in Australia è costretto a svolgere lavori da assistente commercialista, proprio perché non è passato attraverso un processo di riconoscimento della professione”.
RPL – RECOGNITION OF PRIOR LEARNING
Anche attraverso la RPL è possibile vedersi riconosciuti gli anni di studio e soprattutto gli anni di lavoro. La RPL è una qualifica che viene rilasciata da istituti pubblici e privati. È utile soprattutto per chi ha anni di esperienza di lavoro, che purtroppo non sono dimostrabili oppure per chi ha studiato qualche anno, ma non ha completato il percorso di studi.
OVERSEAS QUALIFICATION UNITS
Si tratta di una serie di enti in grado di equiparare le qualifiche ottenute in Italia o in altri paesi al di fuori dell’Australia. Ogni stato ha le sue regole differenti e per questo è bene consultare il Department of Training and Education, a seconda di dove si vive in Australia.
Ecco un sito molto utile per capire al meglio la descrizione esatta delle professioni che si svolgono in Australia, i requisiti necessari e le opportunità di carriera.
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