Arriva un nuovo fondo governativo per tutelare gli studenti internazionali in Australia, che stando alle dichiarazioni dell’avvocato Gabrielle Marchetti di Jobwatch subiscono molte ingiustizie sul posto di lavoro. La prima e la più comune riguarda le ore di lavoro, come spiega il legale: troppo spesso i ragazzi superano la soglia delle 40 ore ogni due settimane, concesse a chi studia.
“I problemi sono tanti e diversi – spiega la Marchetti – spesso si tratta di problemi economici: salari al di sotto della paga minima in Australia e lavoro svolto in nero, ma non mancano casi di bullismo e violenza sessuale”.
Gabrielle Marchetti ha raccontato il caso di un ragazzo che lavorava come autista senza contratto e a cui il datore di lavoro ha chiesto di risarcire $10,000, dopo un’incidente.
Grazie all’International students Work Rights Legal Service, il nuovo servizio lanciato da Jobwatch e Study Melbourne Student Centre, sarà più facile denunciare I soprusi e ci sarà più attenzione agli studenti, “un beneficio enorme da proteggere”.
Il datore di lavoro rischia fino a 2 anni di galera, piega Gabrielle Marchetti, se fa lavorare il prorio dipendente (in Australia con uno student visa) oltre le 20 ore settimanali. Ma sono ancora pochi i lavoratori che escono allo scoperto e hanno il coraggio di parlare.
“Sono situazioni molto gravi – continua – che portano con sé stress e ansia. Di solito lo studente non vuole lamentarsi, per tanti motivi: paura di perdere il lavoro, timore di dover lasciare l'Australia e preoccupazione per il suo futuro. Invece l’obiettivo di questo servizio è quello di incoraggiare i ragazzi e farsi avanti e chiedere un consiglio legale gratuito totalmente confidenziale”.

The Study Melbourne Student Centre Source: Vic Gov
599 Little Bourke Street