È trascorso poco più di un anno dalla chiusura delle frontiere australiane. Da allora, con migliaia di cittadini e residenti ancora bloccati all'estero, il governo ha consentito l'ingresso a pochi stranieri eletti: i giocatori di cricket indiani, i protagonisti degli Australian Open di tennis e alcune star di Hollywood.
Nell'ultimo anno sono stati 39 i film internazionali girati down under, e in Queensland sono nate alcune delle pellicole più attese della prossima stagione.

Tom Hanks con la moglie Rita Wilson Source: AAP Image/EPA/NEIL HALL
Punti chiave:
- Nell'ultimo anno il Queensland ha ospitato 39 produzioni cinematografiche internazionali
- Tra i film girati nel Sunshine State figurano anche il biopic su Elvis e l'ultima pellicola di Ron Howard
- Il settore ha prodotto negli ultimi 6 anni un giro d'affari da un miliardo di dollari
- La varietà delle locations e una lunga tradizione (cresciuta anche grazie all'idea di Dino De Laurentiis) sono alcuni dei motivi di attrazione di Brisbane e dintorni
Anche Viggo Mortensens e Colin Farrell tra le star che hanno girato nell'ultimo anno in Queensland
Tra questi ci sono il film biografico di Baz Luhrmann su Elvis Presley con protagonista Tom Hanks e Thirtheen Lives, il lungometraggio di Ron Howard sulla storia dei bambini bloccati nella grotta in Thailandia, con Viggo Mortensen e Colin Farrell.
Ma nel Sunshine State, tra Brisbane e le Withsundays, sono stati girati anche Ticket to Paradise, una pellicola con protagonisti George Clooney e Julia Roberts, e la serie di Netflix Escape from Spiderhead con Chris Hemsworth.

Il set del film di Aquaman allestito all'interno dei Village Roadshow Studios sulla Gold Coast Source: courtesy of Screen Queensland
I motivi? Le spiagge, le foreste, i deserti e le città. Ma anche gli studios sulla Gold Coast e il controllo della pandemia
I produttori stranieri sono stati attirati dal Queensland dalla quantità e dalla varietà dei set naturali, dai deserti alle spiagge passando per le foreste e i grattacieli della Gold Coast e del CBD della capitale statale.
A questo si aggiunge il fatto che nel 2020 l'Australia è riuscita a tenere relativamente sotto controllo il coronavirus, certamente più di quanto non siano riusciti a fare gli Stati Uniti, il che ha consentito alle produzioni di poter pianificare il lavoro ed effettuare le riprese senza intoppi.

Il set del film del 2010 'Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero' (The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader) girato in Queensland Source: courtesy of Screen Queensland
La Cinecittà australiana nacque negli Anni Ottanta per volontà di Dino De Laurentiis
In realtà, se in tempi recenti un blockbusters come Godzilla vs Kong è stato girato tra Brisbane e Ipswich, la storia di amore tra il Queensland e il cinema internazionale ha radici più profonde.
I Village Roadshow Studios sulla Gold Coast sono stati la prima struttura cinematografica del loro genere in Australia.
Commissionata nel 1986 da Dino De Laurentiis, è stata inaugurata nel 1991 a Oxenford, sulla Gold Coast, e solo 10 anni più tardi è stata affiancata da studios analoghi a Sydney e a Melbourne.

Un'immagine aerea dei Village Roadshow Studios, commissionati nel 1986 da Dino De Laurentiis e costruiti ad Oxenford, sulla Gold Coast Source: courtesy of Screen Queensland
Lo sviluppo della Cinecittà downunder, poi, ha portato alla crescita di tecnici e troupe che in 30 anni di attività hanno acquisito un'esperienza riconosciuta a livello mondiale.
Dalla PFTC – la Pacific Film and Television Commission, la progenitrice di Screen Queensland - sono usciti capolavori come Fino alla Fine del Mondo di Wim Wenders, film facili facili come Street Fighter con Jean Claude van Damme e successi planetari come alcuni episodi delle Cronache di Narnia e dei Pirati dei Caraibi con Johnny Depp.

Gli studi di Screen Queensland a Brisbane Source: Supplied
Il quale nel 2017 fece notizia per un'altra quarantena - quella aggirata dai suoi due cagnolini - e per la decisione dell'allora Ministro dell'agricoltura Barnaby Joyce di imporre il rientro negli USA ai suoi due Yorkshire terrier, Pistol e Boo.
Nell'ultimo anno 5,500 posti di lavoro e un giro d'affari da 437 milioni di dollari
Oggi quella cinematografica è un'industria florida, che in Queensland può contare su investimenti significativi da parte del governo statale e produce un impatto notevole sull'economia locale.
Solo nell'anno finanziario 20/21 il settore ha attirato oltre 35 milioni di dollari pubblici, e le 39 produzioni cinematrografiche straniere hanno immesso nell'economia del Queensland 437 millioni di dollari, creando circa 5,500 posti di lavoro. Per la maggior parte australiani.
Proprio il coinvolgimento delle maestranze locali non ha solo contribuito a creare occupazione, ma ha anche permesso di evitare le difficoltà logistiche e di schivare le polemiche scatenate per esempio a Melbourne alla vigilia degli ultimi Australian Open.

Chris Hemsworth sul set di 'Thor: Ragnarok' del 2017 Source: courtesy of Screen Queensland
Per avviare la grande macchina cinematografica in Queensland, insomma, è bastato che una manciata di stelle internazionali del grande schermo attraversasse il Pacifico e superasse il periodo di quarantena.
Per il resto, nella maggior parte degli ultimi 12 mesi i lavori sono proseguiti in modo lineare, nel rispetto delle procedure anti COVID e con il sostegno dell'opinione pubblica del Queensland.

Il set del film del 2008 'Alla ricerca dell'isola di Nim' con Jodie Foster Source: courtesy of Screen Queensland
Questa grande attività, il successo della partnership con Hollywood, le competenze che la lunga tradizione in questo settore ha contribuito a creare e l'industria alimentata dal governo statale, si traducono anche in decine di produzioni locali, alcune delle quali visibili persino on Demand su SBS.
Riascolta il nostro approfondimento sull'industria cinematografica nel Sunshine State con l'intervista a Jo Dillon, Chief Creative Officer di Screen Queensland:

Il dietro le quinte del film del 2015 San Andreas, con Dwayne Johnson Source: courtesy of Screen Queensland
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