600 paracadutisti professionisti da 25 paesi si stanno affrontando sulla Runaway Bay in Gold Coast per il FAI World Parachuting Championships, i mondiali di paracadutismo. La manifestazione, arrivata alla sua ventesima edizione, si sta svolgendo per la prima volta Down Under e, per questa disciplina, è sicuramente l'appuntamento sportivo più importante dell'anno.
Alla gara partecipa anche un team italiano, Amnesya, composto da 13 atleti e tra questi anche Chiara Brunetti. Chiara ci ha spiegato che la delegazione italiana si presenta quattro discipline: il formation skydiving, lo speed, il freefly e il canopy formation. Mediamente, in base alla disciplina, i lanci avvengono ad una quota tra 4000 e 2000 metri.

Chiara Brunetti Source: Courtesy of Chiara Brunetti
Chiara fa parte del team di quattro elementi, più una persona che si occupa di registrare il salto in video, e gareggia nel formation skydiving, ovvero la formazione in caduta libera che consiste nel creare figure in volo prima dell'apertura del paracadute.
"Si parla di memoria muscolare perché dobbiamo ripetere in modo molto consistente una coreografia"
Alla fine della performance, gli atleti si separano per questioni di sicurezza prima di aprire il paracadute. A quel punto, il video del salto viene consegnato ai giudici che visualizzano le varie informazioni e assegnano punti o delle penalità. Entro 35 secondi - questa la durata della performance - si esegue una piccola coreografia che si ripete nel tempo. Si tratta di uno sport, come ci ha spiegato Chiara, di velocità di coordinazione, di riflesso e di memorizzazione.
"L'esperienza è qualcosa di incredibile che forse, ma spero di no, capita una volta nella vita"
Chiara ci ha raccontato che l'evento ha un significato che va oltre lo sport e la competizione. Gli atleti che si incontrano vengono da paesi e culture diverse, alcuni di loro sono professionisti, ma altri no, come la squadra italiana. Chiara ci ha confessato che avere la possibilità di sedere fianco a fianco con gli atleti che l'hanno ispirata "è veramente da sogno".
E speriamo che il sogno e quello dei compagni di Chiara li accompagni per il resto della permanenza Down Under.

Il team italiano Amnesya Source: Courtesy of Chiara Brunetti