Luca Ciarla è “…uno dei violinisti più interessanti che ci siano oggi sulla scena internazionale, in grado di spaziare tra generi e suoni diversi senza mai perdere il baricentro del suo inconfondibile stile”, scrive la Repubblica.
Stile che lo ha portato ad esibirsi con successo in festival e rassegne concertistiche di jazz, classica e world music in quasi 70 paesi al mondo. Tra questi anche il Melbourne International Jazz Festival e altre rassegne in giro per l’Australia, dove è stato in tour cinque volte dal 2009.
La musica che fa da cornice all’intervista che Luca Ciarla ha rilasciato a SBS Italian è un medley dal titolo “Roulotte & Caravan” che il musicista suonò con il suo quartetto proprio al Melbourne International Jazz Festival nel 2012.
Fiddler in the loop è il cd a nove brani di Luca Ciarla uscito nel dicembre 2010. Source: Courtesy of Luca Ciarla
Festival a cui Ciarla non mancherà nemmeno ai tempi del COVID-19, benché isolato fuori Roma con la sua famiglia.
La mancanza di pubblico è difficile da gestire per un artista, è una questione emotiva. Ma il pregio è quello di poter andar così lontano, di poter raggiungere gente e pubblici che non avresti mai potuto avere.
Alle 4 AEST di sabato 30 maggio, il violinista molisano suonerà in diretta dall’Italia per il festival musicale “These Digital Times”, organizzato dal festival jazzistico in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne e la Violipiano Music, la casa di produzione di Ciarla.
L’ultimo sabato dei mesi di maggio, giugno e luglio, These Digital Times porterà a casa degli spettatori le performance dei migliori musicisti jazz e contemporanei d’Australia e internazionali in diretta streaming dagli ALV Studios di Melbourne.
Per questa occasione, SBS Italian lo ha intervistato e gli ha chiesto non solo di introdurci la sua musica e il concerto di domani, ma anche come vive, da musicista, il lockdown e la sfida che la pandemia di COVID-19 ha lanciato ai performers italiani.
Non ti nascondo che dal punto di vista creativo queste costrizioni a volte possono anche generare cose positive, creatività inaspettata ecco.
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