Il Victoria sta per diventare il primo stato del paese a legalizzare l'eutanasia, a seguito del "Sì" della camera alta, che ieri ha approvato il relativo disegno di legge.
I malati terminali in età adulta con meno di 6 mesi di aspettativa di vita avranno diritto ad accedere al programma.
La prossima settimana la camera bassa dovrà approvare gli emendamenti, la legge poi verrà resa operativa nei prossimi 18 mesi, entro il 2019.
Un risultato che è stato accolto da un parlamento stanco e commosso.
Ci sono volute infatti più di 60 ore di dibattito dopo la presentazione del ddl in parlamento da parte del governo laburista.
Ora, come detto, è la volta del dibattito in camera bassa per l'approvazione definitiva degli emendamenti.
Il premier laburista Daniel Andrews lo ha definito un giorno storico per lo stato, una legge che permette di rispettare la volontà di chi vuole scrivere il capitolo finale del proprio viaggio terreno.
"It's about providing those who have for too long been denied a compassionate end and the control, the power over the last phase of their journey. It's about giving to them that control, that care, that compassion, and ultimately the respect to allow them to write that final chapter of their journey."
Potranno accedere al programma di eutanasia gli adulti perfettamente capaci di intendere e di volere che soffrano di una malattia terminale che sia "intollerabile" - così è stata definita.
I minorenni e chi ha vissuto nel Victoria per meno di 12 mesi invece saranno esclusi.
I pazienti verranno valutati da diversi medici, tra i quali almeno uno specialista della loro malattia, mentre un consiglio di revisione vigilerà su ogni passaggio della pratica.
La parlamentare dei Verdi Colleen Hartland è una dei volti della legge: per lei finalmente ora si possono guardare in faccia i malati e dire loro che hanno una scelta.
"Now we can look people in the face who have terminal cancer and tell them they have a choice - that they don't have to suffer in those last weeks. We have all had friends and family who have had the most excruciating deaths. Now we can give them real relief."
Anche il leader dei Verdi Richard Di Natale ha accolto con soddisfazione la decisione del Victoria. Per evitare abusi sono state stabilite sanzioni, che hanno però suscitato polemiche. Se qualcuno eccetto l'individuo malato terminale o un medico professionista inizia la procedura di morte assistita rischia l'incarcerazione a vita.
Chi invece spinge qualcun'altro a richiedere il servizio andrà incontro a multe salate e ad un periodo di detenzione fino a 5 anni. I medici che raccomandassero la procedura ai loro pazienti saranno soggetti ad indagine.
L'ex PM Tony Abbot era uno degli oppositori al DDL e ha espresso il suo sdegno alla notizia dell'approvazione della legge ai microfoni di 2-G-B.
"I hope that a future Victorian parliament might reverse this. Certainly, the medical profession is going to be very much diminished. Doctors should be healers. They should never be required to be killers."
I medici dovrebbero guarire, non uccidere, le parole di Tony Abbott.
E non è l'unica voce contraria alla legge. L'ex vice presidente dell'Australian Medical Association Stephen Parnis ha dichiarato alla ABC di avere diversi dubbi sulla nuova legge, come le protezioni inadeguate per le persone più vulnerabili e l'accesso a diagnosi adeguate.
Secondo Parnis il sistema che regola le cure palliative nel Victoria è raffazzonato. Gli abitanti delle zone remote dello stato potrebbero secondo Parnis avere grosse difficoltà ad accedere al servizio.
"Depending on where you are - for example, regional Victoria - you don't have the appropriate availability of palliative care services - and I and others have argued that if that is provided then that becomes the insurance policy."
Ogni anno muoiono nel Victoria 40,000 persone, 10mila delle quali secondo le stime, senza avere un accesso adeguato ai serivi di cure palliative.
Ci sono stati negli ultimi 20 anni da parte del parlamento più di 50 tentativi di fare passare una legge sull'eutanasia, tutti falliti nonostante un sostegno pubblico che arrivava fino all'80%.
La scorsa settimana, un ddl simile è stato respinto in NSW per un voto singolo alla camera alta.
Lo ricordiamo, la legge dopo il passaggio alla camera bassa per la discussione degli emendamenti verrà resa operativa nei prossimi 18 mesi, ed entrerà in vigore entro il 2019.




