Nella giornata di martedì (26/05/2020), le autorità sanitarie internazionali hanno espresso preoccupazione perché la diffusione del nuovo coronavirus "sta ancora accelerando" in Brasile, Perù e Cile.
"In Sud America, siamo particolarmente preoccupati per il numero di nuovi casi segnalati la scorsa settimana in Brasile, è stato il più alto in sette giorni dall'inizio dell'epidemia", ha spiegato Carissa Etienne, direttrice della Pan American Health Organization con sede a Washington (PAHO).
"Sia il Perù, sia il Cile stanno segnalando un'alta incidenza [di contagi], segno che la trasmissione sta ancora accelerando in questi paesi", ha dichiarato Etienne in un briefing settimanale.
La Pan American Health Organization, è un'agenzia internazionale di sanità pubblica e opera come ufficio regionale dell'OMS per il monitoraggio della pandemia in America Latina e nei Caraibi.
Con quasi 800.000 casi - su 5 milioni a livello globale - e oltre 143.000 decessi da COVID-19 segnalati al 25 maggio, l'America Latina ha superato l'Europa e gli Stati Uniti nel numero di nuovi contagi giornalieri.
La regione è ora "senza dubbio" l'epicentro della pandemia, ha affermato la Dott.ssa Etienne durante il briefing settimanale del PAHO.
Ha invitato i paesi a continuare la loro lotta per frenare la diffusione delle infezioni che, secondo gli esperti, superano di gran lunga il conteggio ufficiale.
"Per la maggior parte dei paesi delle Americhe, ora non è il momento di allentare le restrizioni o ridurre le strategie di prevenzione", ha affermato la Dott.ssa Etienne.
La PAHO ha raccomandato una combinazione di misure di distanziamento sociale, test e preparativi del sistema sanitario per combattere il coronavirus, che è stato dichiarato una pandemia l'11 marzo dopo la sua comparsa in Cina alla fine dell'anno scorso.

Residents watch as city workers deliver boxes of food, during a mandatory quarantine ordered by the government amid the coronavirus pandemic in Santiago, Chile. Source: AP
La dott.ssa Etienne ha dichiarato che, seguendo il modello dell'Institute for Health Metrics and Evaluation dell'Università di Washington (IHME) negli Stati Uniti, il bilancio delle vittime del COVID-19 in Brasile raggiungerà un picco di circa 1.020 al giorno, entro il 22 giugno.
Il modello aveva previsto due settimane fa che il Brasile avrebbe conteggiato 88.305 morti per coronavirus entro il 4 agosto, con un range possibile tra i 30.302 ed i 193.786 morti.
Toccando quasi i 375.000, il Brasile ha oggi il maggior numero di casi di coronavirus al mondo dopo gli Stati Uniti. Secondo un conteggio della Johns Hopkins University il numero delle vittime ha raggiunto 23.473.
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