L'Australia potrebbe essere il primo paese ad eliminare il tumore al collo dell'utero entro il 2028

Il Papilloma virus (HPV) può causare il tumore della cervice o cervicale, ma è possibile prevenirlo con un vaccino.

a girl receiving one of the human papillomavirus vaccine which is to be given to girls aged 12 to 13 help protect against cervical cancer from next September. The Human Papilloma Virus (HPV) vaccine programme has led to significant reductions

Source: AAP Image/Sanofi Pasteur MSD/PA Wire

Australia, la prima della classe

Nel 2007, l'Australia è stato uno dei primi paesi a introdurre un programma nazionale di vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) e da allora ha raggiunto una copertura vaccinale estremamente elevata in entrambi i sessi.

Da dicembre 2017, lo screening di controllo è stato organizzato su un piano biennale per le donne di età compresa tra 18 e i 69 anni, con un test ogni 5 anni per le donne di età compresa tra 25-69 anni e un altro finale per le donne tra i 70 e i 74 anni.

Si stima che, in Australia, l'incidenza annuale del cancro del collo dell'utero diminuirà fino a meno di sei nuovi casi ogni 100.000 donne entro il 2020 - in un intervallo tra il 2018 e il 2022 - e a meno di quattro nuovi casi ogni 100.000 donne entro il 2028 - tra il 2021 e il 2035.

La mortalità per il tumore cervicale - chiamato anche "Cancro alla Cervice Uterina" o "Tumore al collo dell'utero" - potrà quindi diminuire fino ad un decesso ogni 100.000 donne entro il 2034 - cioè nell'intervallo di tempo che va tra il 2025 e il 2047.

Come si trasmette e si sviluppa

L’HPV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale, considerando l'intera area genitale, ci sono anche evidenze che collegano l’HPV (il papilloma virus) con tumori dell’ano, della vulva, della vagina e del pene.

In natura esistono oltre 120 tipi diversi di papilloma virus e sono in grado di aggredire la parete del collo dell’utero e produrre differenti tipi di alterazioni: alcuni sono responsabili di lesioni benigne, altri producono, invece, lesioni in grado di evolvere in cancro.

Il Papilloma virus umano è un virus molto comune, tanto che, secondo una stima, il 75% degli individui ne viene infettato nel corso della propria vita, ma non tutte le infezioni da HPV producono lesioni che poi possono evolvere in cancro. Anzi, la maggior parte di esse (circa l’80%) è temporanea e regredisce spontaneamente. Soltanto quelle che diventano croniche (una minoranza) possono trasformarsi nell’arco di 7-15 anni in una lesione tumorale.

Perché vaccinarsi

Il fatto che il tumore del collo dell’utero sia di origine infettiva consente di adottare contro questa malattia una strategia sconosciuta per le altre forme di tumore.

Attraverso la vaccinazione contro l'HPV è possibile interrompere all’origine la catena che dall’infezione porta al cancro. 
Se, grazie al vaccino, l’organismo è in grado di contrastare l’infezione da Papillomavirus, allora non si potranno verificare i cambiamenti delle cellule del collo dell’utero, che portano allo sviluppo del tumore.

Il Papillomavirus nel Mondo

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il cancro della cervice o cervicale è il quarto tumore più frequente tra le donne, e nel 2012 ha causato il 7,5% di tutte le morti per cancro femminile. Ogni anno si registrano più di 270.000 decessi per cancro del collo dell’utero.

In Italia

Il tumore colpisce ogni anno circa 3.500 donne e causa 1.000 decessi in Italia.
La vaccinazione è consigliata, e offerta gratuitamente, agli adolescenti di entrambi i sessi, preferibilmente intorno al 12° anno di età - 11 anni compiuti - in tutte le Regioni italiane dal 2007-2008.

Alcune Regioni hanno esteso l’offerta attiva della vaccinazione a ragazze di altre fasce di età, mentre Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia offrono il vaccino anche agli individui, maschi e femmine, HIV positivi.

Altre regioni - come Sicilia, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto - hanno recentemente esteso la vaccinazione HPV anche ai ragazzi, sempre nel dodicesimo anno di vita.

Il programma vaccinale prevede la somministrazione di due dosi per soggetti fino ai 14 anni. Per i ragazzi e le ragazze più grandi il numero di dosi dipende dall’età.

Come funziona il vaccino

Il vaccino contro l'HPV è costituito da minuscole proteine che per il sistema immunitario appaiono come papilloma virus umano (HPV) e contiene, inoltre, alluminio, cloruro di sodio (sale), acqua, L-istidina, polisorbato 80 e borace, tutti elementi atti a stimolare il sistema immunitario e mantenere il vaccino stabile e idoneo ad essere iniettato.

Il vaccino ovviamente non contiene virus vivi o DNA uccisi dal virus, quindi non può provocare il cancro o altre malattie correlate all'HPV. Quando viene somministrato il vaccino, il corpo produce anticorpi in risposta alla proteina per difendere il corpo da un potenziale pericolo.

Se una persona viene quindi esposta al virus reale, gli stessi anticorpi, a questo punto già prodotti e ben istruiti, possono impedirgli di entrare nelle cellule del corpo e creare un'infezione.

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By Stefano Grassia

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