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COVID-19, 16 nuovi casi nel NSW e nuove restrizioni annunciate

Le autorità hanno annunciato una serie di nuove restrizioni che entreranno in vigore dalle 16 di mercoledì nella Greater Sydney, nella Central Coast, alle Blue Mountains, a Wollongong e nella zona di Shellharbour.

NSW Premier Gladys Berejiklian.

NSW Premier Gladys Berejiklian. Source: AAP

Sono stati rilevati durante la notte nel New South Wales sedici nuovi casi di COVID-19, che hanno portato le autorità ad annunciare una serie di nuove restrizioni per cercare di fermare la diffusione un focolaio "molto preoccupante" della variante Delta del virus. 

Secondo il conteggio ufficiale di mercoledì sono 10 i nuovi casi e questi includono sette casi precedentemente annunciati.

Altri 13 casi sono stati registrati dopo le 20:00 di martedì e saranno inclusi nei numeri di giovedì.

Il numero di casi del focolaio di Bondi è salito a 31. 

"Oggi il nostro governo ha preso delle misure per fermare la diffusione di quella che è una variante molto contagiosa del COVID-19", ha dichiarato la premier del NSW Gladys Berejiklian mercoledì. 

"Non prendiamo queste decisioni alla leggera e non vogliamo imporre delle restrizioni a meno che non sia assolutamente necessario farlo". 

Le nuove restrizioni saranno in vigore nella Greater Sydney, nella Central Coast, alle Blue Mountains, a Wollongong e nella la zona di Shellharbour a partire dalle 16 di mercoledì. 

Sarà permesso avere al massimo cinque ospiti in casa, inclusi i bambini, alle lezioni in palestra potranno partecipare al massimo 20 persone e sarà obbligatorio indossare una mascherina nei locali al chiuso.

I clienti nei bar dovranno rimanere seduti e sarà vietato ballare nei locali al chiuso. 

Inoltre è stata nuovamente introdotta la regola dei quattro metri quadrati in tutti i locali, a matrimoni e funerali. 

Le persone che vivono o lavorano nella City of Sydney o a Waverley, Randwick, Canada Bay, Inner West, Bayside o a Woollahra non potranno uscire dalla zona metropolitana di Sydney a meno che non abbiano una ragione essenziale.  

Martedì Berejiklian aveva inizialmente esteso l'uso obbligatorio della mascherina per altri sette giorni. Mercoledì a restrizione è stata estesa per includere i luoghi di lavoro e gli eventi organizzati all'aperto, ad eccezione di quando si mangia e si beve.

La premier non ha escluso la possibilità di introdurre un lockdown ma ha espresso fiducia nelle attuali misure di sanità pubblica.

"Se aderiamo agli ordini sanitari attuali, avremo buone possibilità di superare questo focolaio", ha affermato.

"Non escludo ulteriori misure, non posso sapere che cosa accadrà tra oltre una settimana, perché non lo sappiamo. Di certo non ci aspettavamo questa situazione qualche giorno fa".

I tre nuovi casi inclusi nelle cifre di mercoledì includono un uomo sulla cinquantina che lavora a Bondi Junction, una donna sulla quarantina di Wollongong che è uno stretto contatto di un caso precedentemente identificato e un uomo sulla trentina residente nella periferia sud-occidentale di Sydney che è anche uno stretto contatto di un caso precedentemente annunciato.

Dei 13 casi identificati durante la notte, otto sono stati collegati a una festa di compleanno di 30 persone a West Hoxton, vicino a Liverpool, nella parte occidentale di Sydney, a cui ha partecipato un caso precedentemente identificato che è stato collegato al focolaio di Bondi.
Dieci casi sono stati collegati alla festa di compleanno, tra cui una bambina di due anni che frequentava l'asilo nido della Little Zak's Academy a Narellan Vale, nella periferia sud-occidentale di Sydney.

Mercoledì, in un post su Facebook, l'asilo nido ha confermato di aver chiuso per pulizie.  

Uno dei restanti casi emersi durante la notte è uno stretto contatto di un caso precedentemente segnalato collegato al focolaio di Bondi e la fonte di trasmissione di quattro dei casi rimane sconosciuta.

"Sappiamo che tutti risiedono o lavorano nell'area sud-orientale di Sydney, quindi questo ci dà un po' di conforto per quanto riguarda la diffusione geografica", ha detto mercoledì la Chief Medical Officer Kerry Chant.

Mercoledì sono stati aggiunti altri luoghi di possibile contagio alla lista, incluso il Wallabies Thai Restaurant a Mascot.

Le autorità hanno inoltre richiesto che chiunque abbia frequentato Westfield Bondi Junction, in particolare Fitness First, tra il 12 e il 18 giugno si sottoponga al test.

Più di 44.000 test sono stati condotti nel NSW nelle 24 ore fino alle 20 di martedì, rispetto ai 28,00 del giorno precedente.

Martedì sera la Nuova Zelanda ha annunciato la sospensione della bolla di viaggio con il NSW dopo che un uomo di Sydney è risultato positivo al COVID-19 dopo essere tornato da un viaggio a Wellington.

Si ritiene che l'uomo fosse probabilmente infetto durante il viaggio e due voli sono stati identificati come possibili luoghi di contagio.

I voli sono Qantas QF163, partito da Sydney alle 19:05 di venerdì 18 giugno per Wellington, ed il volo di Air New Zealand NZ247, partito da Wellington alle 10:13 di lunedì 21 giugno per Sydney.

Queensland, Tasmania e Victoria hanno anche annunciato divieti di viaggio per le persone che hanno recentemente visitato le aree del governo locale della City of Sydney, Waverley, Randwick, Canada Bay, Inner West, Bayside o Woollahra, mentre il Western Australia ed il South Australia hanno introdotto un divieto di viaggio per chiunque sia stato nel NSW di recente, a meno che non abbia un'esenzione. 

Ci sarà una zona cuscinetto di 100 chilometri lungo il confine tra il South Australia e il NSW, che consentirà alle persone di quelle comunità di viaggiare tra i due stati.

Il Northern Territory ha dichiarato la Greater Metropolitan Sydney, le Blue Mountains e Wollongong come hotspot per il COVID-19, il che significa che chiunque sia stato di recente in queste aree dovrà mettersi in quarantena per 14 giorni all'arrivo nel NT.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo www.sbs.com.au/coronavirus

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By Maani Truu
Presented by Chiara Pazzano

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