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Dimmi che velo usi e ti dirò chi sei (e da dove vieni)

Nei giorni scorsi il primo ministro Malcolm Turnbull ha stigmatizzato le prese di posizione di alcuni parlamentari del suo stesso partito e della leader di One Nation, Pauline Hanson, che chiedono la messa al bando di alcuni indumenti indossati dalle donne musulmane che ne coprono il volto. Turnbull ha dichiarato che il suo governo non adotterà simili provvedimenti, già in vigore in alcuni paesi europei. Ma entrando nello specifico, si tratta di una questione di diritti della donna o rispetto di tradizioni millenarie?

Donne musulmane

Source: Getty Images

Negli ultimi decenni è diventato sempre più comune vedere nelle strade dei paesi occidentali donne musulmane che indossano indumenti tipici della lora cultura o religione. Spesso si tende a generalizzare, pensando al mondo musulmano come ad un insieme monolitico, ma le differenze sono invece profonde. In alcuni paesi meno condizionati dalla religione, molte donne scelgono di non indossare alcun tipo di vestiario prescritto da certe interpretazioni dei testi sacri. In altri, invece, viene osservata rigidamente la tradizione della copertura integrale del corpo femminile.

Anche nel mondo occidentale la comprensione o l’accettazione dell’abbigliamento femminile di alcune donne musulmane si muove su binari opposti: per l’Australia il burkini è simbolo di integrazione, per la Francia sembra essere vero il contrario. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza almeno sulla terminologia.
Burqa
Burqa Source: AFP
BURQA

Il burqa (a volte scritto burka) è il più integrale di tutti i veli islamici: copre tutto il viso e il corpo, lasciando solo una retina all’altezza degli occhi che permette alle donne di vedere. Generalmente un burqa è composto di un tessuto piegato intorno ad una parte superiore che si colloca sul capo. Questo tipo di velo è un retaggio culturale oltre che religioso. È indossato sopra il normale abbigliamento quotidiano e rimosso quando la donna torna a casa o è al di fuori dalla vista di uomini che non siano il marito, il padre, il fratello, lo zio, i figli e i nipoti. Originario di quello che oggi geograficamente è il Pakistan, è più comunemente associato con lo chadri afgano, molto simile al burqa.
Niqab
Niqab Source: AAP
NIQAB

Il niqab è un velo presente nella tradizione araba sia preislamica che islamica che copre l'intero corpo della donna, compreso il volto, lasciando scoperti solo gli occhi. Può essere indossato con un ulteriore velo per gli occhi. Il niqab è più comune nei paesi arabi del Golfo Persico come Arabia Saudita, Yemen, Bahrain, Kuwait, Qatar, Oman e Emirati Arabi Uniti. È comune anche in alcune regioni del Pakistan. Secondo alcune fonti storiche il velo integrale faceva originariamente parte del vestito delle donne appartenenti ad alcune classi sociali nell'impero bizantino e sarebbe stato adottato dalla cultura musulmana durante la conquista araba del Medio Oriente.
Hijab
Hijab Source: AAP
HIJAB

L’hijab è un foulard che copre la testa e il collo ma che lascia il volto scoperto. La parola araba significa letteralmente tenda o copertura. Hijab è anche il sostantivo che definisce l'obbligo di vestire modestamente. Molti musulmani credono che il Corano e gli aneddoti sulla vita di Maometto, o hadith, richiedano sia agli uomini sia alle donne di vestirsi e comportarsi con modestia in pubblico. Tuttavia, questo requisito è stato, ed è, interpretato in modi diversi dai vari studiosi islamici e delle distinte comunità musulmane.
Chador
Chador Source: Di Zoom Zoom da Beijing - Flickr, CC BY-SA 2.0, httpscommons.wikimedia.orgwindex.phpcurid=1125995
CHADOR

Il chador o chadar è un indumento esterno o mantello aperto indossato da molte donne iraniane negli spazi pubblici. Il chador è un semicerchio di tessuto a figura intera aperto sul davanti, che viene posto sopra la testa e mantenuto chiuso dalle mani o avvolgendo le estremità intorno alla vita.
Donne musulmane in Egitto
Donne musulmane in Egitto. Alcune con indumenti tradizionali, altre vestite all'occidentale. Source: Jim Rhodes - Flickr
DOVE SONO INDOSSATI

Alcuni paesi, come l'Afghanistan e l'Arabia Saudita, impongono alle donne di indossare il burqa o il niqab. Altri ammettono l’uso dell'hijab. Altri ancora, come l'India e il Pakistan, richiedono alle donne musulmane di coprirsi il capo, ma non hanno requisiti rigorosi su come raggiungere tale scopo.

Le donne musulmane in alcuni paesi laici o non-confessionali, come la Turchia, la Bosnia-Erzegovina e l’Albania, ma anche l’Egitto e il Marocco, possono scegliere di non coprirsi affatto il capo e vestire "all'occidentale".

In Iran molte donne, soprattutto quelle più giovani, hanno iniziato ad indossare hijab trasparenti invece di chador in segno di sfida o protesta, ma rispettando allo stesso tempo le leggi dello Stato.

Turchia, Tunisia e Tagikistan sono paesi ad alta maggioranza musulmana dove la legge addirittura vieta l'uso di hijab in edifici governativi, scuole e università. In Tunisia, alle donne non è consentito indossare l'hijab negli uffici statali dal 1981 e negli anni ‘80 e ‘90 sono state introdotte ulteriori restrizioni all’uso di veli integrali. Il governo turco ha recentemente tentato di abolire il divieto del velo islamico nelle università, ma la Corte Costituzionale del paese ha respinto la legge.
Burkini
Source: By Giorgio Montersino from Milan, Italy - cool burkini, CC BY-SA 2.0, httpscommons.wikimedia.orgwindex.phpcurid=9437456
Il 15 marzo 2014 la Francia ha approvato una legge che vieta "simboli o abiti attraverso il quale gli studenti (in questo caso le studentesse) mostrino esplicitamente la loro appartenenza religiosa" nelle scuole pubbliche elementari, medie e secondarie. Diverse località balneari francesi hanno recentemente vietato l’uso del burkini, un capo di abbigliamento creato in Australia. Si tratta di un costume da bagno che copre tutto il corpo, compresa la testa, ma che lascia il volto scoperto e consente alle donne di nuotare. Il tribunale amministrativo francese, il Consiglio di Stato, ha stabilito che il divieto viola alcune libertà fondamentali, ma i sindaci hanno puntato i piedi. In seguito ad alcune recenti dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel, anche la Germania sta prendendo in considerazione la proibizione del velo integrale.


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Published

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By Marco Lucchi
Source: SBS News

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