La invenzioni, gli scritti e le opere di Leonardo da Vinci hanno attraversato i secoli e le discipline. Accanto a capolavori assoluti dell'arte, quali la Vergine delle Rocce o La Gioconda (oggi conservati al Louvre), Leonardo fu anche scrittore, filosofo, scienziato e ingegnere.
Proprio in questa ultima disciplina, al toscano Leonardo di ser Piero da Vinci, si attribuiscono temibili macchine da guerra, complessi sistemi di irrigazione e una lunga serie di prototipi mai realizzati: la bicicletta, il sottomarino e lo scafandro da sommozzatore, tra le altre.
Per non parlare dell'ossessione per il volo dell'uomo attraverso delle macchine, sulla quale lavorò tutta la sua vita senza successo. Ci giungono numerosi schizzi per la costruzione di 'macchine volanti' quali deltaplani, paracaduti, un'automobile a molla e persino la “vite aerea”, considerata dagli studiosi come l'antenato del moderno elicottero.
Ma la mente di Leonardo non si fermava alle "grandi" invenzioni. Sfogliando il Codice Atlantico, la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci, si trovano anche oggetti per la vita di tutti i giorni e di particolare importanza in cucina, altra sua grande passione.
Ecco le cinque invenzioni di Leonardo in cucina che continuiamo ad utilizzare ancora oggi:
Il coperchio
Sembrerebbe spontaneo pensare che l'uso del coperchio sia contemporaneo all'introduzione delle pentole in cucina, ma non è così. Come la storica dell'arte Lavinia Palmas ha raccontato a SBS Italian "prima dell'uso del coperchio si utilizzavano teli di lino, ma questi teli potevano alterare il sapore dei cibi cotti all'interno della pentola". Per questo Leonardo ideò un coperchio, che fosse indistruttibile e che rispettasse il sapore degli ingredienti utilizzati.
Il girarrosto
Tra gli appunti rinvenuti nel Codice Atlantico, conservato a Milano nella Biblioteca Ambrosiana, si trova anche lo schizzo per un curioso girarrosto meccanico dotato di eliche rotanti che giravano con il calore della fiamma.
Il frullatore
Il prototipo del moderno frullatore, secondo il suo primo ideatore, doveva essere azionato manualmente con una manovella. Anche gli schizzi dell'antenato del frullatore si trovano tra le carte di Leonardo, ma il progetto non venne mai realizzato a causa di alcune inesattezze di calcolo. Il progetto riportava delle dimensioni talmente grandi da essere stato scambiato da diversi studiosi per una pericolosa macchina da guerra.

Il frullatore di Leonardo Source: Codex Atlanticus, Leonardo Da Vinci Wikimedia
Il cavatappi
Forse non tutti sanno che Leonardo fu proprietario di una vigna a Milano, regalatagli da uno dei suoi protettori, Ludovico il Moro, nel 1499. Amante del vino e grande conoscitore della viticoltura, Leonardo disegnò anche il prototipo del cavatappi. Non solo, essendo mancino nel suo schizzo si nota un'impugnatura che lo poteva rendere facilmente utilizzabile anche con la mano sinistra.
Il macinapepe
Esperto di botanica, Leonardo utilizzava in cucina erbe e spezie non diffuse all'epoca come la curcuma, l’aloe, lo zafferano, i fiori di papavero e l’olio di lino. Ovviamente non potevano mancare sale e pepe, secondo alcuni il macinapepe di Leonardo gli venne ispirato dall'architettura del faro di La Spezia.
Purtroppo un'altra invenzione di Leonardo in cucina non ebbe altrettanto successo: non rimane più traccia nelle nostre cucine di una macchina "affetta uova a vento". Ma chissà che non sia destinata ad essere recuperata dai posteri.
Per approfondire:

Leonardo da Vinci in cucina: il genio ai fornelli