Una perturbazione di origine atlantica ha portato ad una emergenza meteorologica sulle regioni centrali, in particolare sul versante adriatico (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo), per arrivare poi al Sud. Già ingenti i danni, con turisti in fuga dalla spiagge a causa dei violenti nubifragi.
Chicchi di grandine grandi come arance sono caduti a Pescara e su parte della costa abruzzese, contuse almeno una ventina di persone e danni ingenti agli autoveicoli. Si è trattato di un violento nubifragio che ha tasformato le strade in veri e propri fiumi.
Forti grandinate anche in Emilia-Romagna. A Rimini un bagnante, sorpreso in mare da un violento nubifragio, è stato soccorso in stato di shock e ipotermia. A Milano Marittima, in provincia di Ravenna, una donna è rimasta ferita nella tempesta che ha travolto l'area. Sono crollati almeno 200 pini secolari.
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha dichiarato che "La città è impraticabile. Vigili e operai sono tutti in strada, ma non sono sufficienti a gestire l'emergenza" maltempo. Masci ha sottolineato che si è trattato di un fenomeno straordinario, con una grandinata violentissima. Il comandante della Polizia municipale di Pescara, Maggitti, ha aggiunto: "È un fenomeno mai visto, mai ricordato. Una situazione meteorologica nuova". Allagato l'ospedale: l'acqua ha invaso il piano terra, le sale operatorie sono state chiuse. Allagato anche il parcheggio del nosocomio con decine di automobili sommerse nell'acqua: sono dovuti intervenire i sommozzatori.
"Siamo in piena fase emergenziale, nelle campagne della nostra regione lo scenario è apocalittico". È l'allarme lanciato da Coldiretti Marche segnalando danni ingenti che "hanno colpito in maniera trasversale tutte le province e ogni tipologia di realtà produttiva".
Intanto da un'analisi, sempre Coldiretti, emerge che dall'inizio dell'estate si conta una media di sei grandinate al giorno, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2018. Ed è già partita la conta dei danni nei campi, che potrebbe ammontare a milioni di euro.
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