Oltre 25.000 australiani bloccati all’estero potrebbero non riuscire a tornare entro Natale a meno che non venga sollevato il tetto degli arrivi internazionali.
Gli stati sono sotto pressione per aumentare la capienza degli schemi della quarantena negli hotel per permettere il ritorno di più persone.
Anche il governo federale sta affrontando la sfida di trovare una soluzione creativa al problema.
Solo 4.000 viaggiatori internazionali possono entrare in Australia ogni settimana e la maggior parte di questi atterrano a Sydney.
La premier del New South Wales, Gladys Berejiklian, ha interpellato altri stati perché prendano anche loro una “giusta quota” di australiani di ritorno a casa.
“Il NSW accoglie circa 2.500 persone ogni settimana e sappiamo che il sistema della quarantena negli hotel è gestito bene in NSW, ma facciamo molto più di tutti gli altri stati messi assieme”.
“Dico solo agli stati che sono certa che a molti dei nostri australiani all’estero non dispiacerebbe volare fino a Brisbane o Perth o addirittura Adelaide e poi prendere un volo interno che li riporti a casa”.
I laburisti dicono che il Commonwealth dovrebbe assumersi la responsabilità per gli accordi sulla quarantena, evidenziando che le strutture federali sono state utilizzate per accomodare viaggiatori di ritorno dalla Cina e dal Giappone.

NSW Premier Gladys Berejiklian Source: AAP
La frontbencher dell’opposizione Kristina Keneally ha detto che il governo Morrison sta tentando di far valere i suoi doveri nei confronti degli stati.
“Se il governo del Commonwealth è serio circa il riportare a casa gli australiani bloccati all’estero, allora deve farsi avanti, dimostrare la propria leadership e implementare un piano” ha detto la senatrice Keneally alla ABC radio.
“Dare assistenza agli australiani bloccati all’esterno nel mezzo di una pandemia globale e mortale è compito del governo del Commonwealth”.
Il ministro degli Affari Interni Peter Dutton ha detto che sarà possibile innalzare il tetto degli arrivi internazionali solo se gli stati aumentano la loro capienza per la quarantena. Ha inoltre richiesto che venga terminata la chiusura dei confini statali.
“Il numero delle persone che possiamo far entrare attraverso i porti internazionali al momento dipende, per esempio, dalle direttive del governo del Queensland o della direzione della sanità del Queensland, che determinano se le persone che scendono da un aereo proveniente da Los Angeles devono rimanere in quarantena per due settimane” ha spiegato Peter Dutton domenica al programma Insiders della ABC.
“Contemporaneamente c’è un tetto sul numero del posti che rendono disponibili negli alberghi per la quarantena”.
“Quindi stiamo lavorando su quelle restrizioni. Sarei felice di raddoppiare il numero di persone domani se la sanità del Queensland alleggerisse il periodo di quarantena di 14 giorni e se l’opinione degli esperti medici lo consente”.
Barnaby Joyce, deputato dei Nationals, ha descritto le intransigenti misure sulla frontiera del Queensland come una farsa, dopo che l’attore americano Tom Hanks è stato ammesso nello stato.
Tom Hanks è tornato in Australia all’inizio di settembre per finire di girare un film. L’attore e altri 11 tra familiari, membri del cast e della produzione hanno trascorso la quarantena nella Gold Coast.
Il loro ingresso è stato approvato dal Dipartimento degli Affari Interni sotto richiesta del governo del Queensland.

US actor Tom Hanks was granted federal approval to enter Australia to film a movie in Queensland. Source: dpa-Zentralbild
“È in netto contrasto con coloro che non possono andare ai funerali e tutto ciò mi irrita molto” ha detto Barnaby Joyce al Seven Network.
“Abbiamo la AFL in prima classe, abbiamo Tom Hanks lì, abbiamo i suoi assistenti, ma non riusciamo a far rientrare una persona perché possa assistere alla sepoltura del padre”.
Il Deputy Chief Medical Officer Nick Coatsworth riconosce che le autorità statali sono divise sull’apertura dei confini interni.
“È in gran parte collegato alla tolleranza del rischio e se uno è preparato a consentire una qualsiasi eventualità che il COVID-19 entri nel suo stato” ha detto Coatsworth alla ABC.
“Abbiamo bisogno di continuare la discussione sui confini, sono ovviamente di attualità”.
Il Victoria ha registrato 35 nuovi casi e ulteriori sette decessi lunedì, mentre le restrizioni della fase 4 si allentano a Melbourne.
Il New South Wales ha registrato quattro nuovi casi, tra cui tre viaggiatori di ritorno che si trovano in quarantena in hotel.
Nessun nuovo caso è stato registrato in Queensland.