Venerdì 13 dicembre è stata fissata un udienza alla Perth Magistrate Court per un cittadino italiano accusato di essere arrivato all'aeroporto di Perth con circa 300 grammi di eroina ingeriti nello stomaco.
Aramis Giannoni, di 49 anni, era stato fermato dall’Australian Border Force il 6 settembre scorso dopo essere arrivato da Chiang Mai in Tailandia con un transito a Kuala Lumpur.
Dopo aver scoperto tracce di narcotici durante un esame del bagaglio, gli ufficiali della Australian Border Force lo avevano inviato alla polizia federale australiana per un esame interno.
L'uomo venne portato in ospedale dove sono stati trovati 63 granuli nello stomaco, più altri tre granuli che erano stati inseriti internamente, per un valore valore di circa $135.000.
L’uomo è stato accusato di importazione di quantità commerciabili di droga e rischia una pena massima di 25 anni di carcere.
Dopo essere apparso alla Perth Magistrate Court il 18 ottobre, l’uomo si è dichiarato colpevole.

Aramis Giannoni all'aereoporto di Perth. Source: Australian Federal Police
Il comandante regionale dell'Australian Border Force Rod O'Donnell ha affermato che l'ABF è pienamente consapevole del tipo di azioni estreme che alcune persone sono disposte a fare per contrabbandare droga.
"Non solo rischiano un lungo periodo di prigione, ma stanno giocando alla roulette russa con la propria vita e la propria salute", ha detto O'Donnell.
Il detective sovrintendente dell'Australian Federal Police Timothy Underhill ha affermato che le persone che contrabbandano droghe ingerendole non solo hanno un impatto negativo sulla comunità, ma rischiano anche la vita.
"Il contrabbando di droghe ingestite è un'attività incredibilmente stupida - c'è il rischio costante che l'acido dello stomaco possa corrodere l’involucro che avvolge le droghe, facendo rischiare la morte per overdose", ha detto Underhill.

L'uomo fu portato in ospedale dove presumibilmente furono trovati 66 granuli nel suo corpo. Source: Australian Federal Police
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