La primo ministro neozelandese, Jacinda Arden, ha criticato le nuove decisioni dell’Australia riguardanti coloro che hanno un visto temporaneo dopo che Alan Tudge, responsabile ad interim dell’immigrazione, della cittadinanza e degli affari multiculturali, ha detto a migliaia di stranieri senza lavoro che “è tempo di tornare a casa”.
Il governo australiano ha introdotto nuove direttive per i 2,17 milioni di persone che si trovano in Australia con un visto temporaneo, di cui 672 mila sono neozelandesi con un visto 444.
Molti di questi neozelandesi sono arrivati in Australia prima del 2001, e avrebbero così accesso ai sussidi del Centrelink. Altri invece sono permanenti in Australia, con lavoro full-time o part-time, il che consente loro di accedere al nuovo programma del governo australiano, il JobKeeper.
Ma coloro che hanno un lavoro occasionale, senza certezze lavorative o senza addirittura un lavoro, si trovano senza sostegno.
Jacinda Ardern, che in febbraio aveva criticato il primo ministro Scott Morrison per aver deportato dei criminali con un passaporto neozelandese ma senza alcun collegamento solido con il paese, è tornata ad attaccare il governo australiano domenica 5 marzo.
“Ciò che (l’on. Tudge) farebbe bene a ricordare è che se l’Australia vuole mettersi in condizione di essere pronta al periodo che seguirà l’epidemia, ha bisogno ora della forza lavoro per farlo”, ha dichiarato da Wellington.
“I neozelandesi compongono questa forza lavoro.
“In media guadagnano e pagano più tasse di altri. Sono una parte fondamentale dell'economia australiana, e non avrei mai pensato che (l’Australia) fosse pronta così presto a perderli".
Jacinda Arden ha detto che molti neozelandesi lavoravano nel sistema sanitario australiano.
“I neozelandesi compongono (in Australia, una parte dello) staff sanitario e alcuni di loro, ad esempio, non verranno tenuti (dai datori di lavoro) perché potrebbero avere degli accordi contrattuali e lo staff sanitario e servizi elettivi” ha detto.
“Di nuovo, pensavo che si trattasse di quella forza lavoro che volevano tenersi stretti (in Australia)”.
Anche i 203 mila turisti internazionali che sono in visita in Australia sono stati sollecitati a lasciare il Paese.
Alan Tudge ha detto che le 118 mila persone con un visto working holiday – o un visto per backpackers – dovrebbero lasciare il Paese se non sono sicuri di avere i mezzi per mantenersi per sei mesi, con esenzioni per i settori critici: sanità, assistenza agli anziani e ai disabili, agricoltura, produzione di alimenti e servizi per l’infanzia.
“Chi possiede un visto temporaneo, e non ha i mezzi per mantenersi nei prossimi sei mesi secondo tali accordi, è fortemente incoraggiato a tornare a casa” ha dichiarato Alan Tudge nella nota di sabato.
“Per questi individui è tempo di tornare a casa e dovrebbero fare i preparativi il più velocemente possibile”.
Gli australiani devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri e gli incontri devono essere limitati a due persone, a meno che non si sia con un membro del proprio nucleo familiare o abitativo.
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