L'ultimo rapporto del sondaggio Household, Income and Labor Dynamics in Australia (HILDA), pubblicato martedì dal Melbourne Institute of Applied Economic and Social Research, conferma che gli standard di vita in Australia stanno calando e che i redditi medi delle famiglie non crescono dal 2009.
A differenza dei dati sui redditi delle famiglie forniti dal Bureau of Statistics, l'indagine HILDA è uno studio longitudinale che intervista ogni anno le stesse famiglie, circa 17.500 persone.
Ciò fornisce dati interessanti sui cambiamenti all'interno delle famiglie e in tutta la nazione. Inoltre consente di seguire i movimenti delle persone attraverso professioni, posizioni, livelli di reddito e altri indicatori socio-economici.
Reddito familiare mediano in declino
Il sondaggio rivela che il reddito familiare medio nel 2017 è stato di $80.095 - un calo dello 0.6% rispetto al 2016 e $500 in meno rispetto a 10 anni fa.
Il reddito familiare medio viene calcolato sommando i redditi di tutte le famiglie prese in considerazione nel sondaggio e poi dividendo il risultato per il numero di famiglie esaminate. Tale numero non prende in considerazione la dimensione della famiglia, e mette nello stesso mucchio famiglie povere e ricche.

Hilda Table 3.2. Source: Hilda report, published in July 2019.
Povertà in aumento
L'analisi dei dati rilevati tra 2001 e 2017 mostra che la povertà in Australia è di nuovo in aumento.
La proporzione di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, definita come il 50% del reddito medio, è anche aumentata dal 9.6 al 10.4% nel 2017.
Uno dei compilatori dell'indagine HILDA, Roger Wilkins, ha spiegato che mentre fino a pochi anni fa si è vista una riduzione della povertà nel Paese, recentemente c'è stata un'inversione di tendenza.
Ascolta l'intervista con l'economista Max Tani:

Aumenta la povertà in Australia
"Fino a pochi anni fa, il quadro era generalmente positivo; stavamo facendo progressi per ridurre la povertà nel Paese. Ma negli ultimi anni abbiamo visto un aumento della povertà. Noi speriamo che questo sia un fenomeno temporaneo, e non l'inizio di un nuova tendenza".

(AAP Image/Julian Smith) Source: AAP
Newstart
Intanto aumentano le pressioni sul governo affinché venga aumentato il sussidio Newstart, dopo che un'altra indagine ha mostrato come chi vive con il sussidio di disoccupazione spesso sacrifica cibo e servizi per riuscire a sopravvivere.
Il Professor Wilkins ritiene che un aumento di Newstart sia una proposta condivisibile.
"Attualmente, se si dipende da Newstart per tutto l'anno, si parla di vera e propria povertà. Credo che ci siano molte ragioni concrete per aumentare il contributo Newstart, specialmente per coloro che dipendono da questo per un lungo periodo di tempo".
SBS News ha intervistato un giovane che sta cercando di sopravvivere con i sussidi Newstart di $555 ogni due settimane.
Equilibrio tra vita familiare e vita lavorativa
Il numero di coppie eterosessuali in cui le donne hanno guadagnato più degli uomini è aumentato solo del 3% nel 2017.
Il sondaggio ha anche rivelato che il modo in cui le coppie eterosessuali percepiscono l'impatto del lavoro sulle loro famiglie è cambiato negli anni.
Nella maggior parte delle coppie, almeno uno dei due partner ha confessato livelli alti di insoddisfazione per il cosiddetto work-life balance, con un impatto negativo del lavoro sulla vita familiare.
La coautrice del rapporto, Inga Lab del Melbourne Institute, ritiene che ci sia una disparità tra i due sessi, che si comprende meglio guardando le ore lavorative e le ore di lavoro domestico non retribuito.
"Abbiamo guardato a quanto il lavoro interferisca con la vita familiare. Abbiamo notato che il lavoro causa più complicazioni nell'ambito familiare per i padri che per le madri".
"Ma se si comincia ad analizzare il numero di ore e si confrontano madri e padri con lo stesso numero di ore lavorative, allora sono le madri a vivere una situazione più conflittuale tra famiglia e lavoro".
"Questo succede perché le donne compiono più mansioni casalinghe, come ad esempio lavori di casa e prendersi cura dei figli".

(AAP Image/Joe Castro) Source: AAP
Forme di impiego non standard in crescita
Se si guarda ai dati dell'ultimo anno preso in analisi dallo studio, le donne nel 2107 hanno lavorato più spesso in forme di lavoro atipico, ovvero "non-standard employment".
L'impiego non-standard si riferice a lavoratori part time, o contratti a tempo determinato o di lavoro occasionale, ed è diverso dal lavoro autonomo, come il freelancing.
Nei 16 anni dal 2017, la percentuale di uomini impegati in maniera non standard è aumentata dal 34 al 37%.
Per le donne, la percentuale è aumentata dal 58 al 61%.
"Abbiamo rilevato che più donne lavorano e spesso le donne cercano impieghi part-time. Più donne vogliono lavorare, e spesso le donne richiedono di lavorare part-time. Quindi, siccome più donne lavorano, i lavori part-time sono in crescita".
I giovani vivono più a lungo con i genitori
Lo studio ha rivelato che circa il 50% delle persone tra i 18 e i 29 anni vivono con i genitori.
Alcuni analisti ritengono che i giovani fatichino a trovare impieghi a tempo pieno ed abbiano difficoltà anche a causa dell'aumento del costo della vita.
Ecco il servizio di The Feed a riguardo:
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