Shine Lawyers mercoledì ha dichiarato che rappresenterà i membri delle "generazioni rubate", con fino a 6.000 australiani indigeni idonei a partecipare alla class action, che è stata presentata alla Supreme Court del NSW.
Lo special counsel Tristan Gaven, che rappresenterà il gruppo, ha affermato che la maggior parte degli stati hanno adottato misure per risarcire i sopravvissuti delle generazioni rubate, ma nel Northern Territory non vi è mai stata nessuna compensazione.
Verrà richiesto un risarcimento per coloro che sono stati portati via dalle loro famiglie tra il 1910 e gli anni '70.
"È impossibile migliorare il futuro senza riconoscere il passato", ha dichiarato Gaven.
"Il Commonwealth è stato responsabile della distruzione delle famiglie indigene nel Northern Territory e spetta al Commonwealth fare ammenda".
Litigation Lending Services, che sta finanziando l'azione collettiva, ha detto che le ingiustizie subite dai membri delle generazioni rubate del Northern Territory devono ancora essere risolte.
Il direttore di LLS Warren Mundine, che è anche nel consiglio di amministrazione di SBS, ha affermato in una dichiarazione: "Se ciò dovesse accadere oggi, ci sarebbe una grave indignazione pubblica globale e accuse penali a tutti i soggetti coinvolti in questi atti barbarici".
"Il governo deve riconoscere che le First Nations People non sapranno mai come sarebbe stata la loro vita se questo tragico furto di innocenza e d'identità non fosse avvenuto".
L'azione legale è stata intrapresa in seguito alle consultazioni con membri delle "stolen generations" del Northern Territory, e dopo che si è conclusa un'altra class action per i membri delle "stolen generations" del Queensland intrapresa nel 2019, anche questa sostenuta da Litigation Lending Services.
"Bisogna che le nostre storie vengano raccontate"
L'ottantaquattrenne Heather Alley è una delle persone che stanno partecipando alla class action. Aveva nove anni quando è stata portata via da sua madre.
“Amavo mia madre e, dopo che è morta, mi ci sono voluti 30 anni per trovare la forza persino di pronunciare il suo nome. Ecco quanto mi ha scosso la sua perdita", ha affermato.
"Nei miei 84 anni, penso di averne passati soltanto otto con lei, ed era una cara donna che mi amava molto".
Alley è nata a Roper River Mission, vicino a Mataranka nel Northern Territory, ed è stata portata a Mulgoa, a ovest di Sydney nel 1924.
Alla fine ha trovato un modo per ritornare nel Northern Territory, e ha vissuto ad Alice Springs.
Alley non si è mai data pace per il trauma vissuto da lei e della sua famiglia.
"Non riuscivo a capire come questo fosse permesso e per molti anni sono stata una donna distrutta", ha affermato.
Alley e sua figlia hanno cercato di individuare i suoi antenati, ma non ci sono riuscite.
Alley ha dichiarato di essersi unita alla class action perché "le nostre storie devono essere raccontate".
“Mia madre non ha mai conosciuto sua madre," ha dichiarato la figlia di Alley.
[I governi hanno] spazzato via intere generazioni, come se non fossero mai esistite", ha detto.
Il ministro per le questioni relative agli aborigeni Ken Wyatt è stato contattato per un commento.
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