I tabaccai di Canberra hanno confermato un vero e proprio boom di vendite per i kit "fai-da-te" per testare la "qualità" di capsule o pastiglie contenenti MDMA (metilenediossimetanfetamina), la principale componente di quella che una volta veniva semplicemente chiamata "ecstasy".
Questo secondo il The Canberra Times, che conferma come gli EZ Tests siano al momento in vendita in quattro negozi di Canberra e in una catena di farmacie che opera sia a Western Sydney che a Darwin.
Nel frattempo prosegue il dibattito sulla riduzione del danno nell'ambito dell'uso delle droghe a scopo ricreativo, dopo che nel corso degli ultimi mesi, sono deceduti in Australia cinque giovani partecipanti a festival musicali, e decine hanno dovuto ricevere cure mediche per gli effetti legati all'uso di droghe sintetiche contenenti sostanze tossiche o letali.
Un dibattito che vede da un lato i sostenitori di una politica che permetta agli utilizzatori di droghe di far testare - nell'ambito di un festival musicale - le sostanze acquistate per sapere realmente cosa si trovi nelle capsule o pastiglie che stanno per ingerire, scoprendo se vi sia la presenza di sostanze letali che ne scoraggi l'uso.
Dall'altro coloro i quali non credono nelle politiche di riduzione del danno – capitanati idealmente dalla Premier del new South Wales Gladys Berejiklian – e che promuovono una tolleranza zero al possesso e uso di sostanze illegali che non contempla l'introduzione dei test.
Qualunque sia l'approccio al problema, l'uso di droghe a scopo ricreativo in Australia è una realtà innegabile e non certo marginale. Secondo i dati della National Drug Strategy Household Survey 2016, la più recente ricerca pubblicata dal governo federale, un australiano su otto aveva fatto uso di almeno una sostanza illegale nei 12 mesi precedenti la ricerca, che abbraccia tutta la popolazione, anche fasce d'età che difficilmente hanno accesso a sostanze illecite a scopo ricreativo.
Nel frattempo, un servizio sperimentale per testare le droghe illegali era stato introdotto per la prima volta lo scorso aprile al festival Groovin the Moo proprio a Canberra, e in Nuova Zelanda esponenti del governo vorrebbero introdurre il test a tutti i festival musicali del Paese.
Ma i test "fai-da-te" in vendita dai tabaccai sono efficaci come quelli promossi dalle associazioni di riduzione del rischio e messi in atto da personale preparato?

Musicians and festival organisers have rallied together to call for an end to the "war on music and culture in NSW". Source: AAP
Anche i proponenti dei test sono scettici, secondo quanto riportato dai quotidiani Nine Entertainment Co (ex Fairfax), sia per quanto riguarda la capacità di una persona senza formazione in ambito chimico o farmacologico di condurre il test, sia per la capacità dei test disponibili di rilevare sostanze nocive (i test darebbero soltanto un valore indicativo della purezza della droga in questione, non di altre sostanze).
E mentre il tema delle politiche sull'uso ricreativo di droghe si sta facendo largo come uno dei temi dell'imminente campagna elettorale in New South Wales, domani sera alle 8 e 30pm, la nuova puntata di Insight, su SBS TV, si occuperà proprio di pill testing e di come davvero funzioni.
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