La storia della settimana NAIDOC e il significato di 'Voce, trattato e verità' per i popoli Indigeni

Per gli Indigeni australiani l’esigenza di avere un ruolo più influente nel processo decisionale è il tema fondamentale della settimana organizzata dal Comitato Nazionale per l’osservanza del giorno dedicato agli Aborigeni e gli Indigeni delle isole di Torres (NAIDOC) 2019.

Wanaharakati wa haki za wa Australia wa kwanza waandamana

Wanaharakati wa haki za wa Australia wa kwanza waandamana Source: AAP

Dal 7 al 14 luglio in tutta Australia si celebra la settimana NAIDOC, che quest’anno ha come slogan ‘Voce. Trattato. Verità. Lavoriamo insieme per un futuro condiviso’.

Come è nata la settimana NAIDOC?

Organizzata dal Comitato Nazionale per l’osservanza del giorno dedicato agli Aborigeni e gli Indigeni delle isole di Torres, la settimana NAIDOC ha origine dalle prime iniziative di attivismo politico degli anni ’20 e ’30.

Il 26 gennaio 1938, giornata nazionale australiana, un gruppo di manifestanti marciò per le strade del centro di Sydney in quello che fu definito un 'Giorno di lutto’.
Il successo della manifestazione del 1938 ha portato negli anni successivi ad organizzare una simile protesta la domenica prima dell'Australia Day (26 gennaio), in quella che è stata definita 'La Giornata nazionale dei popoli Aborigeni'. L'evento, dal 1975, è stato spostato al mese di luglio in modo che la giornata di protesta potesse diventare anche un motivo per celebrare la cultura Aborigena. 

Oggi, l'evento si celebra per un'intera settimana, dalla prima alla seconda domenica di luglio.

Il tema di quest'anno

Secondo John Paul Janke, co-presidente del Comitato Nazionale di NAIDOC, nel tema di quest'anno sono riflessi la determinazione di giungere ad un trattato e la volontà di 'raccontare la verità'.

"Il comitato di NAIDOC ritiene che queste questioni siano state ignorate da generazioni".

"I popoli Aborigeni hanno sempre chiesto di avere una voce in merito alle decisioni che da generazioni ci interessano da vicino, e anche di arrivare al più presto ad un trattato o un accordo simile".
Wanaharakati wa haki za wa Australia wa kwanza waandamana
People supporting NAIDOC week participate in a march through Melbourne, Friday, July 7, 2018. Source: AAP
"Riteniamo che il miglior modo per arrivare ad un trattato sia quello di cominciare a raccontare la verità ... di raccontare la vera storia di questo paese, e questo è l'impegno che il comitato di NAIDOC si è assunto".

L'appoggio di una nuova generazione

John Paul Janke spiega che quello che iniziò come un giorno di protesta oggi è diventata una settimana di celebrazione. E l'appoggio è in continuo aumento.

"Oggi, la settimana NAIDOC è un'occasione per celebrare non solo la nostra sopravvivenza, ma anche la nostra ricchissima storia, le nostre diverse culture e la condivisione di tutto il nostro patrimonio culturale".

"La partecipazione delle comunità indigene alla settimana NAIDOC cresce di anno in anno".
PHOTO: NAIDOC Week 2018 March in Melbourne
Victorians celebrate the culture and achievements of Aboriginal & Torres Strait Islander people and mark the start of NAIDOC Week 2018 in Melbourne Source: AAP/Daniel Pockett
"La partecipazione è in aumento anche fra le comunità non indigene. Oggi numerose persone e organizzazioni comunitarie non indigene celebrano NAIDOC sfruttando l'opportunità, penso, per consolidare il rapporto con la comunità Indigena d'Australia".

L'avvocato Teela Reed (nella foto sotto) appartiene alle donne del popolo Wiradjuri Wailwan e incoraggia i giovani a partecipare agli eventi della settimana NAIDOC, e anche a riconoscere l'importanza di far sentire le loro voci.
"Per i giovani NAIDOC è l'occasione perfetta per conoscere meglio l'esperienza della loro famiglia e il ruolo che ha avuto nella storia della resistenza", dice.

"Ma è anche una occasione per diventare protagonisti e capire che la propria voce, anche se giovane, è importante in questa conversazione. Allo stesso tempo, avere il coraggio di combattere per se stessi, la propria nazione e, non importa dove siano, far sì che la loro voce sia ascoltata in questa discussione".
Brian Liddle Jr participates in a NAIDOC week march in Melbourne, Friday, July 6, 2018.
Brian Liddle Jr participates in a NAIDOC week march in Melbourne, Friday, July 6, 2018. Source: AAP

I premi NAIDOC

Uno degli appuntamenti principali è la National NAIDOC Awards Ceremony, che quest'anno si tiene a Canberra sabato 6 luglio.

Nel corso della cerimonia vengono premiati i contributi più rilevanti degli Indigeni australiani al miglioramento della vita della popolazione indigena, alla sensibilizzazione della comunità australiana alle questioni più rilevanti degli Aborigeni e al riconoscimento del successo individuale degli Aborigeni nei campi di loro competenza.
Secondo il Direttore esecutivo della Healing Foundation, Richard Weston, le persone premiate hanno dedicato la loro vita ad aiutare gli altri. 

"Molte delle persone premiate hanno dedicato la loro vita alle loro famiglie e alla comunità, per questo il riconoscimento che ricevono è molto importante. L'evento unisce tutti gli Aborigeni e gli abitanti delle Isole di Torres al resto del Paese", dice Weston. 

"È l'opportunità ideale per riunirsi e celebrare e, penso, che il resto d'Australia, venendo a contatto maggiormente con l'evento, ne ricaverebbe molto di più".

La Healing Foundation aiuta i membri della popolazione indigena a superare situazioni traumatiche e lo fa trovando soluzioni in collaborazione con organizzazioni ed enti comunatari indigeni. La fondazione è attiva da oltre dieci anni ed ha assistito oltre 45mila persone, settemila delle quali appartenenti alla Stolen Generation (Generazione rubata)".

L'importanza di "raccontare la verità"

Richard Weston dice che il processo conosciuto come truth-telling (raccontare la verità) è una delle aspirazioni più importanti per gli Indigeni australiani. Il processo può essere utile sia in maniera formale che informale per chiarire la verità sul trattamento dei popoli indigeni da parte dell'Australia. È anche un'opportunità per migliorare la loro situazione attuale.

"Non si tratta di incolpare qualcuno, o di riversare nei loro confronti senso di colpa o accuse. Non si tratta affatto di questo.  La chiave è dire la verità su quello che è successo, riconoscendo che non possiamo cambiare quello che è accaduto, che non possiamo cambiare il passato e che non abbiamo una seconda possibilità, ma che dobbiamo convivere con le conseguenze di quello che è successo", dice Weston.
NAIDOC Week 2014
Members of the Dancestry Aboriginal and Torres Strait Islander dance troupe perform at the opening of NAIDOC Week in Sydney in 2014. Source: AAP
"Dobbiamo fare i conti con quello che sta accadendo oggi e penso che questo sia l'altro elemento, e cioè che 'raccontare la verità' può aiutarci a comprendere meglio le sfide e le difficoltà che gli Aborigeni e gli isolani dello Stretto di Torres affrontano. Quali sono le cause e adottare le migliori iniziative per trovare la soluzione ideale". 

Quest'anno, l'SBS in collaborazione con il Comitato nazionale di NAIDOC, ha preparato materiale didattico per gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie in modo da coinvolgere gli studenti e incoraggiarli a condividere nella loro comunità la visione delle popolazioni indigene.

Il video in cima a questo articolo è: NITV explainer - Uluru Statement from the Heart.

Se volete maggiori informazioni sulla settimana NAIDOC visitate il sito sbs.com.au/nitv/naidoc.

For the English version of this article click here.


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Published

Updated

By Greg Dyett
Presented by Domenico Gentile

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