Le frontiere australiane sono chiuse da un anno e mezzo; 18 mesi nei quali poche persone sono riuscite a lasciare il Paese.
Chi si è imbarcato su un volo intercontinentale lo ha fatto dopo aver ottenuto un'esenzione al viaggio (concessa dal governo federale per motivi familiari o di lavoro) o ha dimostrato di voler lasciare l'Australia a tempo indeterminato.
Sono invece rari i casi di chi ha lasciato l'Australia nel bel mezzo della pandemia perché aveva sostanzialmente voglia di trascorrere un periodo di vacanza in Italia assieme alla famiglia.

Vincenzo in vacanza in Sicilia con amici e parenti Source: Supplied
È quel che ha fatto Vincenzo Noé, 28enne siracusano che vive a Melbourne da 6 anni, che è in possesso della doppia cittadinanza e che nel luglio del 2020 ha affrontato l'iter burocratico spinto soprattutto dalla nostalgia di casa.
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"Ho ottenuto l'esenzione spiegando che avevo bisogno di tornare ad Augusta per stare vicino a mia madre, che non vedevo da anni e che stava accusando la distanza", racconta Vincenzo a SBS Italian.
Quello è stato il primo ostacolo per il pizzaiolo siciliano, che ha affrontato l'iter in un momento nel quale non c'era ancora chiarezza sulle procedure anti-Covid e nel quale le compagnie aeree stesse navigavano a vista.

Vincenzo in albergo a Perth, durante la quarantena al rientro in Australia, e la ricevuta (arrivata con 6 mesi di ritardo) del conto di 2520 dollari Source: Supplied
Quando la testa e il cuore ti dicono di tornare a casa, non pensi ai soldi e vai
Tra cambi di normative all'ultimo minuto, imbarchi rifiutati per cavilli burocratici e quarantene in albergo, Vincenzo alla fine ha dovuto sborsare più di 15mila dollari.
Senza contare i mancati guadagni e i soldi persi perché ha continuato a pagare l'affitto a Melbourne durante i mesi trascorsi in Sicilia.
"Non me ne pento. Quando la testa e il cuore ti dicono di tornare a casa, non pensi ai soldi e vai", racconta Vincenzo a SBS Italian.
Riascolta l'intervista a Vincenzo Noè:
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.



