Per il quinto giorno consecutivo migliaia di persone hanno sfilato a Teheran e nelle altre grandi città per chiedere un miglioramento della situazione economica e per fare pressione sul governo del presidente Hassan Rouhani. Le manifestazioni - originate sui social media - si sono spinte fino a chiedere al regime di liberare i prigionieri politici e hanno provocato scontri che hanno portato alla morte di 12 persone.
Nei giorni precedenti si sono registrati scontri tra i manifestanti e la polizia davanti all'Università di Teheran, e il Ministro dell'Interno Abdolrahman Rahmani Fazli ha invitato i cittadini a "non partecipare a questi raduni illegali in quanto creeranno problemi a se stessi e agli altri".