Il nome è un chiaro omaggio al celebre fisico e matematico siracusano nato nel terzo secolo a.C., e la squadra è in effetti basata proprio a Siracusa, dove ha visto la luce il prototipo, Thalia, con cui parteciperanno per la prima volta alla gara australiana.
"Vogliamo dimostrare che è possibile fare deep tech in Sicilia", spiega Riccardo Puglisi, CEO e cofondatore di Archimede al microfono di SBS Italian.
"Ci siamo, tra virgolette, autofinanziati dopo aver ricevuto un primo grant dall'Agenzia Spaziale Europea, poi abbiamo trovato i primi clienti e investitori", prosegue.
Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista integrale
La partenza della World Solar Challenge, evento biennale che si tiene dal 1987, è prevista per il 24 agosto: da Darwin i veicoli coinvolti dovranno percorrere oltre 3.000 km verso sud per giungere ad Adelaide.
Ferdinando Anselmi, altro confondatore e CMO di Archimede, spiega che il sogno di una vettura verde lo ha spinto a imbarcarsi in questa avventura.
Sono tante le aziende che hanno creduto in noi, e questo ci ha permesso (...) di essere qui in Australia per partecipare a questa gara dove poter testare la nostra tecnologia in questo percorso così difficile.Ferdinando Anselmi
Riccardo e Ferdinando saranno due dei quattro piloti che guideranno a turno Thalia. "Ci dovremo intercambiare all'incirca ogni quattro ore", spiega Ferdinando.
Il team, in attesa dell'arrivo via nave della vettura, è ospite dell'Italian Club di Darwin. "Siamo stati accolti in maniera fantastica, abbiamo un piccolo edificio a nostra disposizione, un gran campo di calcio dove ogni tanto ci alleniamo, e una stanza dove tutti insieme dormiamo, anche se siamo su dei materassini", racconta Ferdinando.

La vettura della squadra siciliana dovrebbe arrivare a Darwin il 15 agosto. La sfida inizia il 24. Credit: courtesy of Team Archimede
"Sentiamo proprio il calore italiano di chi ci ha accolto e ospitato veramente in maniera eccellente".
L'obiettivo di Archimede, dice Ferdinando, è vincere, ed essenziale sarà il gioco di squadra: "proprio quella deve essere la forza del team, quella di essere uniti come un unico corpo nella gestione di queste operazioni che non sono semplici; dobbiamo montare il campo, smontare tutto, e questo avviene in maniera molto veloce. Ogni mattina alle otto si riparte appena sorge il sole".
"La macchina può anche raggiungere i 100-110 chilometri orari, e ovviamente noi abbiamo un programma stimato dove dobbiamo tenere una velocità media per poter raggiungere tutti i pit stop. Non andremo a 110 per tutta la gara, ma tentiamo di tenere una media di 70 chilometri orari".
Appuntamento per il 24 agosto a Darwin per la partenza, ma per chi volesse i team italiani saranno presenti anche al Ferragosto dell'Italian Club Darwin.