"In Italia ero ingegnere informatico da quando avevo vent’anni", racconta Fabrizio al microfono di SBS Italian.
"Sono qui dal 2017, per vari motivi tra cui quello di fare un’esperienza con una diversa cultura, ma anche migliorare l’inglese".
Ferretti è arrivato a quarantuno anni con un visto studentesco, pensando di avere tempo per trovare eventualmente una sistemazione dal punto di vista della residenza.

Ferretti in ufficio quando lavorava per Virgin Australia (fino a luglio 2022). Credit: Fabrizio Ferretti
Dopo un iniziale spiazzamento, Fabrizio è riuscito comunque a trovare la sua strada "tramite il direct entry, il visto che se hai esperienza in un campo che è nella long term list del governo, nel mio caso come software engineer, ti permette di prendere direttamente la residenza".
Io sono venuto qui per la qualità della vitaFabrizio Ferretti
Nessun Paese è perfetto, tiene a precisare Ferretti, ma l’Australia non lo ha deluso, e qui ritiene di aver trovato uno stile di vita che lo soddisfa.
Nonostante qualche difficoltà iniziale ad abituarsi all'accento australiano, Fabrizio si è inserito socialmente e lavorativamente, e per il momento non rimpiange l'Italia, a parte la famiglia che naturalmente gli manca.
"Adesso mi sento a casa mia", conclude, "se devo pensare a tornare, non credo di volerlo fare per il momento".



