Gli "australiani" sopravvivono al taglio dei parlamentari italiani

Di Maio

Italian Foreign Minister, Luigi Di Maio, snatches a banner with photos of the armchairs after the reform that reduces the number of MPs. Source: AAP Image/EPA/MASSIMO PERCOSSI

La riforma costituzionale taglia il numero dei parlamentari da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Ma i rappresentanti degli italiani che vivono in Australia rimarranno uno per ramo del parlamento.


Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato con maggioranza assoluta a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti.

Il taglio è del 36,5%, che allinea l'Italia con gli altri paesi europei e rende il parlamento italiano uno dei più piccoli del continente.

Prima del taglio, infatti, ogni onorevole rappresentava circa 96 mila elettori. Ora invece ne rappresenterà circa 150 mila, un numero simile a quello degli abitanti di un tipico collegio elettorale australiano.

I senatori vanno invece a rappresentare più di 300 mila elettori ciascuno invece che i 188 mila di oggi.

Il cambiamento dei rapporti di forze verrà bilanciato da una nuova legge elettorale, che il governo si è impegnato a presentare entro la fine dell'anno.

La legge era uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle (M5S), che tramite il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha espresso la propria soddisfazione.

Le circoscrizioni estere

Per quel che ci riguarda, i deputati eletti nei collegi all'estero, scendono da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4.

Ma questo taglio non interesserà i rappresentanti degli elettori residenti in Australia, che rimarranno uno alla Camera e uno al Senato.

"Per quanto riguarda la nostra circoscrizione nulla cambia, rimarranno uno e uno, anche perché la legge è stata scritta così, con i decreti che sono stati emanati in tal senso", ha dichiarato ai microfoni di SBS Italian Nicola Carè, parlamentare eletto nella ripartizione della circoscrizione estero di cui fa parte l'Australia.

Nicola Carè ha anche parlato della nascita del nuovo soggetto politico di Matteo Renzi, "Italia Viva", a cui lui stesso ha aderito lasciando il Partito Democratico tra le cui fila era stato eletto.

E ha voluto rassicurare sulla partecipazione del nuovo soggetto politico al governo Conte:

"Bisogna dire subito che Matteo (Renzi) con 'Italia Viva' sono stati i primi a far partire questo governo [...} ed essendo i primi, noi appoggeremo questo governo fino a fine legislatura".

Ascolta l'audio del nostro reportage e dell'intervista


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