Managing Director di una grande multinazionale italiana, Silvio Zaccareo è arrivato in Australia un anno e mezzo fa grazie alle sue competenze lavorative.
Prima di trasferirsi a Melbourne con la moglie Nancy e due figli, il 43enne originario di Catania aveva vissuto a Londra, a Buenos Aires e a Chennai e ai microfoni di SBS Italian ha raccontato che in ogni posto ha imparato qualcosa e che ogni esperienza ha contribuito a ingrandire non solo il suo bagaglio personale e professionale, ma anche il suo nucleo famigliare.
Londra rimarrà nel cuore perché ha rappresentato la prima esperienza all'estero, perché mi sono sposato e perché ho avuto il primo figlio

Silvio Zaccareo is Australia managing director of Lavazza Source: Supplied
E se sul piano umano l'esperienza di 4 anni nel subcontinente è stata la più complicata, sul piano culturale e professionale è stata quella più stimolante.
"Dell'India mi manca il calore della gente - racconta Silvio - ma siamo stati subito felici di accettare la sfida australiana".
Ogni volta che si presenta l'opportunità di fare le valigie per lavoro, Silvio prende in considerazioni soprattutto due fattori: la possibilità di garantire ai figli un'istruzione adeguata e la sicurezza di vivere una vita serena. Due aspetti oggettivamente presenti nel pacchetto down under.
L'Australia è facile in questo senso, per cui mi sono bastati pochi minuti per accettare l'offerta

Silvio Zaccareo e famiglia agli Australian Open Source: Supplied
"Credo che questo sia uno dei posti migliori al mondo per crescere dei bambini - ammette - a Melbourne la qualità della vita è davvero altissima".
L'importante è imparare a vivere bene il presente. Non puoi essere sempre proiettato verso il futuro
A fine chiacchierata, il responsabile dell'area-Pacifico di dell'azienda italiana Lavazza rivela di non aver idea di quale strada intraprenderà se tra qualche anno l'azienda dovesse chiedergli di trasferirsi altrove. E racconta che se in passato nei suoi traslochi non mancava mai di procurarsi vini e formaggi italiani, una volta emigrato in Australia non si è più posto quel problema.
Per cui c'è solo una cosa che sin da quando ha lasciato l'Italia ha sempre, immancabilmente, messo in valigia: la maglietta del Catania calcio.