Il campionato di calcio australiano che scatta tra meno di due mesi vedrà per la prima volta ai nastri di partenza 11 squadre. L'ultimo club in ordine di tempo ad ottenere la licenza per partecipare all'A-League (superando la concorrenza di Canberra, Woollongong, Hobart e South Melbourne) è una formazione che ha scelto di far base a Wyndham, periferia occidentale del capitale del Victoria, di chiamarsi Western United FC e di indossare i colori neroverdi.
Sono juventino, fosse dipeso da me avrei scelto il bianco e il nero. Ma è una combinazione voluta dai nostri tifosi
Guidato da un presidente italo-australiano, Maurice Bisetto, il sodalizio ha posto le basi per la costruzione di uno stadio di proprietà (per evitare di dividere gli spazi e il terreno con team dell'AFL o di rugby) in una zona a rapida espansione demografica. In attesa del completamento dell'impianto di Wyndham, il team - che giocherà a Geelong - ha investito pesantemente sul mercato, assicurandosi innanzitutto un tecnico, Mark Rudan, reduce dall'ottima esperienza col Wellington Phoenix.
Anche con l'intenzione di strizzare l'occhio alle comunità di immigrati italiani, greci e polacchi, la nuova società ha deciso di rivolgersi al Vecchio continente per pescare i giocatori da inserire in rosa e ha messo a segno due colpacci, portando in Australia due vecchie conoscenze della Serie A come il greco Panagiotis Kone (ex Brescia, Bologna e Udinese) e come l'ex Azzurro Alessandro Diamanti.

Western United FC Source: Facebook
"Kone? Resistere in Italia per 7 anni significa avere un grande carattere. Diamanti? I compagni vogliono essere come lui"
I due calciatori, che tra il 2012 e il 2014 sono stati compagni di squadra nel Bologna di Stefano Pioli (protagonisti, nel 2013, anche dell'eliminazione del Napoli negli ottavi di Coppa Italia), si ritrovano dunque a distanza di 5 anni e di 16 mila chilometri, per affrontare una sfida che ricorda da vicino quella del Western Sydney Wanderers. I rossoneri di Parramatta, nati nel 2012, due anni dopo il loro debutto arrivarono a vincere la Champions League asiatica. Un obiettivo che il manager italo-australiano Lou Sticca, direttore del Western United FC e deus ex machina di questi trasferimenti ritiene alla portata.
Non siamo qui per partecipare, ma per vincere il prima possibile