“Italia addio, non tornerò” è la più ampia raccolta video realizzata finora di testimonianze di giovani italiani emigrati raccolte in tre continenti (Europa, America e Oceania), in base a un campione di 350.000 persone contattate tramite i social.
Molte le storie di ragazzi e ragazze che hanno scelto l'Australia per iniziare una nuova vita.
Il documentario di 50 minuti è stato prodotto dalla Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, basato a Lucca. Il progetto nasce da un'idea della giornalista Barbara Pavarotti (puoi ascoltare l'intervista, cliccando l'audio player sulla foto in alto).
"L'emigrazione in Italia", ci ha raccontato la giornalista, "è ormai diventata un'emergenza nazionale. Quasi una famiglia su tre ha un figlio all'estero, e uno su due vorrebbe andarsene".
Emigrare ora è relativamente 'facile': i curricula si inviano via internet e le aziende straniere coprono le spese del viaggio per il colloquio conoscitivo. Gli stipendi sono adeguati e il sistema si basa sulla meritocrazia, come ha dichiarato una delle intervistate.
"In Italia sembra non ci sia più spazio, i giovani non sembrano avere più la possibilità di trovare un lavoro all’altezza delle loro aspettative”, ha aggiunto Pavarotti. La generazione Erasmus trova l’Italia “stretta, chiusa, immobile, provinciale”, un paese su cui si sono perse le speranze.
Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes, nel 2017 hanno lasciato l’Italia in modo ufficiale per espatrio 128.193 italiani. 243.000 sono invece coloro che, sempre nel 2017, si sono iscritti all’Aire, l’Anagrafe italiani residenti all’estero.
Secondo l’Ocse, l’Italia è oggi all’ottavo posto nel mondo come paese di emigrazione. L’emigrazione italiana, fermatasi per decenni dagli anni ’70, è tornata ai livelli del dopoguerra.
Leggi anche

Terzo Working Holiday Visa: come ottenerlo?
Quasi un terzo dei residenti vorrebbe lasciare l'Italia. Il costo di questo esodo è enorme. Il paese forma giovani, attraverso il percorso scolastico e universitario, che poi portano le loro competenze ed energie all’estero.
Un danno economico che Confindustria ha calcolato in 14 miliardi di euro all’anno. Una perdita di “capitale umano” stimata in un punto di Pil, il prodotto interno lordo, ogni anno.
Il documentario è stato presentato alla Camera dei Deputati, quale è stata la reazione della politica italiana? “Pessima. Pessima", dichiara la giornalista, "hanno fatto come gli struzzi, hanno messo la testa sotto la sabbia. In questi ultimi 10 anni, in cui l’emigrazione giovanile è aumentata in modo esponenziale. Nessuno si è reso conto che si stavano perdendo giovani in italia, il futuro”.
Per questo il documentario è stato definito un “sonoro schiaffo al sistema Italia” ha concluso Pavarotti, “ben venga, perché è proprio quello che ci vuole per rialzare la testa e rimboccarci le maniche”.