Carnevale, che significato ha ciò che mangiamo?

Abbondanza

Source: Getty Images/iStock

L'antropologa dell'alimentazione Lucia Galasso spiega perché prima della Quaresima si mangiano dolci fritti e cibi grassi.


Le ricette culinarie tracciano spesso un filo conduttore tra il passato e il presente. Lo si vede durante il Carnevale che, benché festeggiato diversamente dai contadini di una volta, quando arriva porta con sé una montagna di dolci fritti e pietanze ipercaloriche. Ma perché mangiamo proprio questi cibi in questo periodo dell’anno?

SBS Italian lo ha chiesto alla dottoressa Lucia Galasso, un’antropologa dell’alimentazione che vanta tra le altre esperienze la docenza per il Master del Gambero Rosso a Roma e scrive per il blog www.antropologialimentare.it.

Il suo lavoro di ricercatrice consiste nello studiare i processi e le dinamiche sociali connessi alla produzione, alla preparazione e al consumo del cibo, e i significati socio-culturali, economici e simbolici, tra gli altri, del Carnevale; perché tradizionalmente si preparano sanguinacci, cotechini e dolci fritti insomma.

Il Carnevale, ha spiegato, è quella festa che nel mondo contadino veniva simbolizzata dal paese della cuccagna: il paese della meraviglia dove si mangiava a crepapelle, in maniera trasgressiva e goliardica, ed era immaginato come un enorme montagna di gnocchi, di maccheroni con fiumi di parmigiano e soprattutto la carne, rarissima nel mondo contadino.

Un periodo di trasgressione e abbondanza che cominciava il 17 gennaio, la giornata legata a Sant’Antonio Abbate, e con l’uccisione del maiale e la produzione di scorte per tutto l’anno. La festa, infine, che precedeva il digiuno della Quaresima e che era caratterizzata dalla condivisione del cibo in strada.

La frittura era così la protagonista di quello che ora chiameremmo street food durante le sfilate.

La dottoressa Galasso ci avverte però che stiamo assistendo ad una desacralizzazione del cibo, alla perdita cioè di quei significati che lo associano ad un certo periodo dell’anno. Le frappe e i cotechini non vengono più prodotti e mangiati in questa ricorrenza; vengono decontestualizzati, diventano un alimento che si può trovare tutto l’anno sugli scaffali del supermercato.
Le feste sono regimi alimentari sacralizzati, danno cioè un senso simbolico a ciò che mangiamo in quel contesto.
Ascolta il podcast:

Share
Download our apps
SBS Audio
SBS On Demand

Listen to our podcasts
Independent news and stories connecting you to life in Australia and Italian-speaking Australians.
Have you tried the Ugly Ducklings of Italian Cuisine? Listen for a fresh portrait of Italian food.
Get the latest with our exclusive in-language podcasts on your favourite podcast apps.

Watch on SBS
SBS Italian News

SBS Italian News

Watch it onDemand